Dichiarazione di solidarietà al Collettivo Palestine Vaincra

Venerdì 10 giugno abbiamo proiettato il film: “FEDAYIN” – Le combat de Georges Abdallah – anche in previsione della manifestazione che si terrà a Parigi il 18 giugno prossimo. Dopo la proiezione sono stati fatti dei collegamenti, uno dei quali con un compagno del Collettivo Palestine Vaincra di Tolosa ed alla fine del dibattito l’assemblea dei presenti ha espresso il seguente comunicato di solidarietà:
“Il Collectif Palestine Vaincra, fondato nel 2019, è un’organizzazione presente in Francia nel campo della solidarietà con la Palestina ed è stata bersaglio per diversi mesi di attacchi da parte di organizzazioni filo-israeliane. Attacchi che in realtà mirano a screditare l’intero movimento di
solidarietà con la Palestina e che come risultato hanno avuto, da parte dello Stato francese, la richiesta di scioglimento amministrativo del collettivo stesso. Consapevoli che Il Collectif Palestine Vaincra è un membro della rete internazionale Samidoun che sostiene i prigionieri palestinesi sia nella difesa dei diritti fondamentali, contro la tortura, contro la detenzione amministrativa e che anche per noi i prigionieri palestinesi e in particolare di Georges Ibrahim Abdallah incarcerato in Francia, incarnano la resistenza di un popolo che da 74 anni continua instancabilmente a lottare per i propri diritti e la propria emancipazione. Consapevoli che per noi è anche il sostegno a una comune lotta antimperialista e che si tratta dell’ennesimo tentativo di equiparare l’antisionismo con l’antisemitismo, come già successo a Milano con il processo per la contestazione della brigata
ebraica del 25 aprile 2018, affermiamo forte e chiaro che Israele – entità sionista coloniale e razzista – è illegittima e al Collettivo va tutta la nostra solidarietà, con l’impegno di lottare qua contro il nostro imperialismo e la barbarie.”
Panetteria Occupata – Milano
Collettivo Contro la Repressione per un Soccorso Rosso Internazionale
Milano – 10/06/2022

Comunicato in francese dal sito https://samidoun.net/fr/2022/06/depuis-milan-en-italie-declaration-de-solidarite-avec-le-collectif-palestine-vaincra/

Vendredi 10 juin 2022, le Collectif contre la répression pour un Secours Rouge International et le Centre “Panetteria Occupata” ont organisé la projection du film « Fedayin, le combat de Georges Abdallah » pour préparer également le rassemblement qui aura lieu le 18 juin prochain. Après la projection, un membre du Collectif Palestine Vaincra de Toulouse est intervenu. À la fin du débat, l’assemblée des personnes présentes a exprimé la déclaration de solidarité suivante :

  • Établi en 2019, le Collectif Palestine Vaincra est une organisation qui se trouve en France et elle est engagée dans le domaine de la solidarité avec la Palestine. Elle fait l’objet d’attaques par des organisations israéliennes depuis plusieurs mois. Ces attaques visent en fait à dénigrer l’ensemble du mouvement de soutien avec la Palestine, à cela s’ajoute même une demande de dissolution du Collectif de la part de l’État français.
    Conscients que le Collectif Palestine Vaincra est membre du réseau international Samidoun de soutien aux prisonniers palestiniens qui défend leurs droits fondamentaux, contre la torture, contre la détention administrative, etc. Pour nous, les prisonniers palestiniens, et en particulier Georges Ibrahim Abdallah détenu en France, représentent la résistance d’un peuple qui depuis 74 ans continue sans relâche de se battre pour ses droits et son émancipation.
    Conscients que pour nous il s’agit aussi d’un appui à une lutte commune anti-impérialiste et il y a donc la énième tentative d’assimiler l’antisionisme avec l’antisémitisme, comme cela s’est déjà passé à Milan dans le cadre du procès mené suite à une action de contestation contre la Brigade Juive le 25 avril 2018, nous déclarons haut et fort qu’Israël – entité sioniste coloniale et raciste – est illégal et toute notre solidarité va au Collectif, en prenant l’engagement de combattre ici notre impérialisme et la barbarie.
    Panetteria Occupata – Milano
    Collettivo Contro la Repressione per un Soccorso Rosso Internazionale
    Milano, 10 juin 2022
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10 giugno: proiezione “Fedayin”

Venerdi 10 giugno dalle ore 18:30 proiezione del film documentario Fedayin, le Combat de Georges Abdallah, realizzato dal collettivo Vacarme(s).

Iniziativa a sostegno della campagna per la liberazione di Georges Ibrahim Abdallah, comunista internazionalista libanese, da anni detenuto in Francia.

Saranno previsti collegamenti con la Francia.

Iniziativa organizzata dal Collettivo contro la repressione per un Soccorso Rosso Internazionale e dalla Panetteria Occupata

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Un viaggio in Palestina – intervento introduttivo

Riportiamo intervento introduttivo per inconto del 28 maggio “Un viaggio in Palestina. Una settimana in aprile 2022”:

Nella locandina di presentazione dell’iniziativa abbiamo posto in modo un po’ provocatorio la domanda “Perché si è deciso di intitolarla Viaggio in Palestina”?
Anche se tutte le ragioni partono da una osservazione della realtà che negli anni abbiamo imparato a conoscere, attraverso i racconti e le immagini dei palestinesi stessi e dei tanti solidali che sono riusciti ad arrivare in Palestina, noi non siamo dei semplici “osservatori” ma abbiamo sempre sostenuto la resistenza del popolo palestinese che dura, nelle sue molteplici forme, da 74 anni.
Un popolo che rifiuta di essere diviso e isolato, che è costantemente sottoposto ad interminabili controlli, a limitazioni nella libertà di movimento, rapinato della terra, dell’acqua, della sua storia e cultura dall’entità sionista; un popolo dove non c’è famiglia che non abbia un parente nelle prigioni israeliane.
Nonostante l’alto prezzo pagato giorno dopo giorno e l’ignobile narrazione fatta dal sionismo al mondo che pone sullo stesso piano oppressore ed oppressi, con una strategia ben precisa volta a far accettare e rafforzare il consenso verso l’occupante e le sue tattiche, ad esempio: il muro dell’apartheid che ha convertito la vita in carcere, i check point, l’arresto dei minori per il lancio di sassi, le strade per soli
israeliani, ecc. Tutto questo attraverso l’uso scientifico dei mass media, mistificando la realtà e imponendo una narrazione nella quale il sistema di occupazione è il risultato del perenne tentativo di “difendersi dagli attacchi” del popolo palestinese.
Quindi con l’occupazione delle terre (basta vedere l’evoluzione dal 1946 della carta geografica della Palestina) e se non avete a casa un vecchio atlante geografico di almeno 70 fa’, fate fatica a rendervi conto che la parola “Palestina” è sparita da ogni testo attuale. Questo popolo sostiene ed unisce vari aspetti della resistenza: quella popolare di Beta (tramite una campagna che chiamano “stato di confusione” che unisce metodi tradizionali a tattiche nuove come l’uso di laser, altoparlanti e rumori
che sembrano esplosioni durante la notte), quella nel campo di Jenin e di altri campi profughi, la coesione delle tribù beduine nonostante il continuo assalto della pulizia etnica, la resistenza di Al-Quds, quella dei territori del ’48 esplosa agli occhi del mondo occidentale con lo sciopero del maggio 2021, la resistenza di Gaza.
Nonostante l’occupazione, il razzismo e l’apartheid mirino allo svuotamento della Terra di Palestina dalla presenza di popolazione autoctona con rappresaglie, eccidi, torture (come quelle subite dalla stragrande maggioranza dei prigionieri palestinesi), nonostante la pianificazione scientifica del contenimento di ogni forma di dissenso
(va ricordato che tali sistemi vengono “esportati” come fossero caciotte e che dopo ogni attacco a Gaza i sionisti organizzano fiere/esposizioni di prodotti militari visitate dagli esperti di tutto il mondo e testate sui Gazawi) e che abbiamo davanti un popolo che si batte contro un esercito agguerrito, nonostante tutto questo i palestinesi non hanno bisogno di lezioni da nessuno su come resistere all’occupazione.
Tanto meno da noi, che nonostante le “parole d’ordine roboanti” attualmente non siamo in grado di resistere neppure a qualunque tipo di riforma capestro. (vedi Sanità, Scuola, Lavoro, Pensioni … ecc.)
Prima di concludere volevamo sottolineare che dopo il ritorno dal viaggio che ci verrà raccontato, si sono verificati tre episodi significativi:
1. La morte della giornalista di Al Jasira Shireen colpita alla testa dalle forze di occupazione mentre seguiva un’invasione del campo di Jenin l’11 maggio ed il ferimento del giornalista Ali Samoudi che era con lei, colpito alla schiena
2. La storia degli otto villaggi di Masafer Yatta e lo sfollamento di circa 1.000 bitanti, che il tribunale israeliano ha deciso di demolire con il pretesto della costruzione di un poligono di tiro. In realtà i terreni saranno ceduti per la costruzione di colonie e l’ampliamento di altre già esistenti, per ospitare ebrei israeliani nati e vissuti altrove. (da notizie riportate da Dirar Taffeche compagno palestinese che alcuni di noi hanno conosciuto)
3. Il tentativo d’intitolare il ponte Adriano di Via Padova, su proposta di De Chirico (F.I.) a David Ben Gurion primo capo di governo di Israele, entità occupante considerata invece “unica democrazia nell’area del Medio Oriente”.Il tutto mentre a Roma vengono intitolati dei giardini al sionista Rabin.

Al termine dei racconti dell’esperienza di viaggio utile a capire quello che un vissuto diretto trasmette, lasceremo spazio alla discussione su quello che noi possiamo e vogliamo fare per lottare contro il sionismo qua ed a sostegno anche delle campagne internazionali per boicottare Israele e l’economia di colonizzazione (vedi BDS, vedi Samidoun, etc…)

Panetteria Occupata – Milano 28 maggio 2022

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4 giugno: presentazione “Pasqualino, il gatto guerrigliero”

SABATO 4 GIUGNO DALLE ORE 18

Presentazione del libro di SALVATORE SCIVOLI “PASQUALINO, IL GATTO GUERRIGLIERO – e altri racconti sulle lotte nelle carceri speciali negli anni ’70-’80” (PGRECO Edizioni – 2022)

La discussione sul movimento di lotta dei prigionieri in uno dei momenti più avanzati ci aiuta a fare luce sulla situazione attuale nelle carceri e a riflettere sulle rivolte durante la pandemia, Modena, Santa Maria Capua Vetere, i CPR …

A seguire buffet…..

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30 maggio: Via Esterle 15 Presidio al Comune di Milano

PRESIDIO SOTTO IL COMUNE DI MILANO
LUNEDI 30 MAGGIO ORE 10

Alcuni mesi fa il Comune di Milano ha deciso di mettere a bando la struttura degli ex bagni pubblici di via Esterle, occupata e resa abitabile dagli abitanti stessi già da circa 6 anni, per destinarla a luogo di culto, ignorando così le persone che in quel luogo ci vivono. Via Esterle 15 è una risposta concreta per garantire la possibilità di un abitazione nella città di Milano, garanzia negata dagli alti prezzi del mercato immobiliare, dai bassi salari e dal razzismo.

Il bando verrà chiuso con l’apertura delle offerte lunedì 30 maggio alle pre 10:00, e la rete solidale Ci Siamo ha indetto in quell’occasione un presidio davanti a Palazzo Marino. Sosteniamo questa manifestazione ed aderiamo in solidarietà con le persone che in quella struttura vivono e con questa esperienza di lotta e di autogestione.

Per informazioni e contatti: https://www.facebook.com/Ci-Siamo-Rete-Solidale-610013319411921/

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28 maggio: racconti da “Un viaggio in Palestina. Una settimana in aprile 2022″

Sabato 28 maggio dalle ore 18 racconti da

“Un viaggio in Palestina. Una settimana in aprile 2022”

A seguire buffet.

VIAGGIO IN PALESTINA Perché questa iniziativa che si è deciso di intitolare “Viaggio in Palestina”?

Le ragioni sono molteplici, ma tutte partono da una osservazione della realtà che negli anni abbiamo imparato a conoscere, sia attraverso i racconti dei palestinesi stessi e dei tanti che, superando le difficoltà create dall’occupazione, sono riusciti ad arrivare in Palestina.
Perché da 74 anni, ad un prezzo altissimo pagato giorno dopo giorno, questo popolo resiste circondato da un assordante silenzio, ma anche da una ignobile narrazione che mette sullo stesso piano oppressore e oppressi. Rivendica la propria identità ed esistenza, nonostante tutte le azioni intorno: l’occupazione delle terre palestinesi, il razzismo e l’apartheid israeliano, mirino allo svuotamento della Terra di Palestina dalla presenza di popolazione autoctona con rappresaglie, torture, eccidi ed embarghi.
Sottoposto a interminabili controlli, limitato nella libertà di movimento, rapinato della terra, dell’acqua, della sua storia ed identità dall’entità sionista, sostiene ed unisce vari aspetti di resistenza: quella popolare a Beta, nel campo di Jenin, la coesione dei palestinesi del Negev di
fronte al continuo assalto della pulizia etnica, la resistenza di Gerusalemme, dei territori del ’48, di Gaza.
Un popolo che si rifiuta di essere diviso ed isolato, che si difende anche con i sassi contro la forza di una potenza militare, la stessa che qui in Italia, e non solo, viene indicata come “faro della democrazia in Medioriente”.
Il sionismo attua una strategia precisa usando la tattica di far accettare e rafforzare il consenso attraverso l’uso dei mass media, mistificando la realtà e imponendo una narrazione in cui il sistema di occupazione è il risultato del perenne tentativo di “difendersi dagli attacchi” del popolo
Palestinese.
Viene quindi nascosta e negata la visione del mondo che sta alla base di questa logica: lo sradicamento, l’occupazione, ma anche il contenimento di ogni forma di dissenso.
Attraverso gli occhi di chi ha intrapreso questo viaggio, vogliamo ulteriormente capire e sentire tutto quello che una esperienza diretta, anche alla luce degli eventi dei giorni scorsi, trasmette.

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22 maggio: assemblea pubblica Via Esterle 15

Assemblea pubblica domenica 22 maggio alle ore 18:30 in via Carlo Esterle 15 – Milano

Per garantire il diritto al culto il Comune di Milano nega il diritto alla casa a decine di migranti
In questi mesi Il Comune di Milano ha messo a bando gli ex bagni pubblici di via Esterle per destinarli a luogo di culto. Questo edificio è la nostra casa da cinque anni. Siamo una comunità di migranti provenienti dal Brasile, dalla Bulgaria, dalla Costa D’avorio, dal Gambia, dalla Guinea Conakry, dal Mali, dal Marocco, dal Perù.
Siamo rider, agricoltori, operai edili, badanti, ambulanti, addetti alla pulizia. Abbiamo contratti di lavoro precari e a tempo determinato. Riceviamo salari bassi senza alcuna tutela.
Alcuni di noi hanno i documenti per asilo politico, altri per lavoro o per motivi speciali. Altri invece sono da molto tempo in attesa di riceverli.
Esterle non è solo la nostra casa. È il luogo dove preghiamo, dove ci incontriamo, dove discutiamo. Dove parliamo dei nostri paesi di origine, segnati da guerre, carestie, e crisi economiche, che ci hanno spinto a partire. Prima di noi questo luogo era degradato e abbandonato da tempo. Noi l’abbiamo pulito e adattato per viverci. Abbiamo fatto ciò che avrebbe dovuto fare il Comune garantendoci un tetto dove vivere.
Invece a Milano e provincia ci sono oltre 13.000 case popolari sfitte o inagibili che non vengono assegnate. Per una casa assegnata altre 12 restano vuote e sono migliaia le persone che sono costrette a dormire per strada o in edifici non adatti. Adesso, dopo cinque anni, il comune di Milano, ignorandoci, propone di destinare la nostra casa a luogo per il diritto al culto e ci nega di fatto il diritto all’abitare.
Così facendo, vorrebbe chiudere per sempre un luogo che ha ospitato tante persone in difficoltà, che abitavano per strada e non ricevevano alcuna assistenza pubblica. Tutto ciò in una città come Milano dove gli affitti sono alti e per un lavoratore migrante, con contratti brevi e sottopagati, è quasi impossibile trovare un appartamento. Senza casa non c’è vita, salute e lavoro. Chiediamo a tutti e tutte di sostenerci a vivere dignitosamente. Non vogliamo perdere questo luogo senza una soluzione alternativa per tutti gli abitanti.
A Milano ci sono tanti edifici liberi che il Comune, se solo volesse, potrebbe mettere a disposizione per il diritto al culto senza metterci uno contro l’altro.

Vi chiediamo di partecipare a un’assemblea pubblica domenica 22 maggio alle ore 18:30 in via Carlo Esterle, n.15 per confrontarci e per organizzare una manifestazione sotto il Comune alle ore 10 del 30 maggio, giorno di chiusura del bando.

Ci Siamo – cisiamoretemilano@gmail.com

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20 maggio: sciopero generale – fuori dalla guerra imperialista

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Bollettino sanità “TANTA SALUTE A TUTTI” NR.2

Pubblichiamo il secondo numero del Bollettino sulla salute “Tanta salute a tutti”. Alla Panetteria Occupata è aperto uno degli sportelli sanità: tutti i martedi dalle 17 alle 19.

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La rete “Tanta salute a tutti” partecipa il 20 maggio allo Sciopero contro la guerra, contro l’invio di armi e l’aumento delle spese militari, per l’aumento delle spese sociali, dei salari e delle pensioni.

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20 maggio: SCIOPERO GENERALE!

SOSTENIAMO PARTECIAPIAMO ORGANIZZIAMOCI!

VENERDI 20 MAGGIO SCIOPERO GENERALE! CONTRO LA GUERRA IMPERIALISTA E L’ECONOMIA DI GUERRA – CONTRO IL GOVERNO DRAGHI – VIA LA NATO!

Dai luoghi di lavoro ai territori facciamo vivere questa giornata di lotta, rilanciamo un alternativa di classe! Sosteniamo le parole d’ordine delle organizzazioni sindacali che promuovono lo Sciopero Generale del 20 maggio:

  • Basta spese militari e stop all’invio di armi in Ucraina.
  • Per una nuova scala mobile: aumento immediato dei salari in misura pari all’inflazione e adeguamento di tutti i CCNL per far fronte al caro-vita
  • Stop immediato agli aumenti delle tariffe di luce e gas e blocco dei distacchi delle utenze per tutti i casi di morosità incolpevole.
  • Per un salario garantito che permetta una vita dignitosa a tutti i lavoratori ei disoccupati.

Per una forte riduzione dell’orario di lavoro: lavorare tutti, lavorare meno,
in lavori socialmente utili.

  • Per il diritto alla salute: sanità gratuita, territoriale ed universale.
  • Per il ripristino dell’indennità di malattia nei casi di quarantena da sospetto contagio Covid.
  • Basta morti sul lavoro e di lavoro: rafforzamento delle misure di sicurezza, inasprimento delle sanzioni per la mancata adozione dei dispositivi di prevenzione e ampliamento dei poteri ispettivi e di controllo da parte dei lavoratori e delle loro rappresentanze.
  • Per il diritto alla casa: no agli sgomberi delle occupazioni sociali abitative, no alle speculazioni sui quartieri.
  • No alla repressione degli scioperi e delle lotte dei lavoratori.
  • Fine delle politiche discriminatorie e razziste sui permessi di soggiorno,
    strumento decisivo di divisione dei lavoratori e di assoggettamento
    padronale.
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