Un breve aggiornamento sulla situazione in Medio Oriente ed a Gaza in particolare, in vista del corteo di Sabato 4 novembre da Porta Venezia – ore 15,00
Il conteggio dei morti fra la popolazione Palestinese ha ormai raggiunto cifre vertiginose: 8.525 tra cui 3.542 bambini, ma non è certo che comprenda anche quelli del bombardamento del 31/10 sui campi profughi di Jabalya e di Nseirat. Jabalya tra l’altro è uno dei luoghi con la più alta concentrazione di abitanti per chilometro quadrato e dove un intero quartiere è stato raso al suolo insieme ai suoi abitanti, ma è anche il territorio dove, nonostante le stragi di civili, il 70% della popolazione ha rifiutato di sfollare ed è rimasta sfidando la macchina della morte sionista e yankee … già perché le sei bombe da una tonnellata l’una sono di fabbricazione americana.
Da alcuni paesi del Sudamerica, oltre alla condanna, ci sono state importanti reazioni: la Bolivia ha interrotto le relazioni diplomatiche, mentre Cile e Colombia hanno richiamato i propri ambasciatori a Tel Aviv.
L’entità sionista con l’arroganza e la violenza che ha contraddistinto questi 75 anni d’occupazione della Terra di Palestina, non solo ha respinto tutti gli appelli internazionali per un cessate il fuoco, ma continua come espressione della sua politica coloniale ad attaccare i campi in Cisgiordania e a lasciare mano libera ai coloni assassini, nel tentativo continuo di espulsione della popolazione autoctona palestinese.
Come Panetteria Occupata saremo presenti al corteo per ribadire che siamo:
* Al fianco della resistenza palestinese
* per la cancellazione degli accordi economici, militari e accademici con chi massacra
* per rompere il sostegno da parte del governo italiano all’operazione militare sionista di genocidio della popolazione palestinese, ma anche il silenzio complice di chi in realtà ha già scelto da che parte stare: con la NATO, con le guerre imperialiste e con gli interessi dei capitalisti.