28 ottobre: Roma manifestazione nazionale a fianco del popolo Palestinese

Sosteniamo e rafforziamo la solidarietà internazionalista al popolo palestinese Sabato 28 ottobre a Roma manifestazione nazionale

questo il volantino della Panetteria Occupata distribuito nei nostri quartieri:

Quello che vediamo oggi in Palestina arriva da lontano, basta ricordare anche una sola delle tante “operazioni” portate avanti dallo Stato sionista israeliano con un numero di morti palestinesi che variava dai 2.000 ai 2.500 per volta ed alla quale veniva attribuito un simpatico aggettivo: falciare il prato.
Niente a che vedere con l’attuale aggressione a Gaza che sta causando un numero di vittime superiore alle 6.000, in maggioranza bambini e donne, con distruzione di ospedali, scuole, luoghi di culto oltre che di interi quartieri. Gaza è una prigione a cielo aperto dove in questo momento l’accerchiamento da parte delle truppe israeliane impedisce il rifornimento di tutti i beni di prima necessità oltre alla possibilità di provvedere alla cura delle migliaia di persone ferite.
Perché dunque proviamo stupore se i Palestinesi da 75 anni adottano ogni forma di resistenza oppressi da questa entità, nata nel 1948 da accordi coloniali europei e che oltre alla rapina delle terre, dell’acqua, delle risorse, ha pianificato l’espulsione della popolazione autoctona impedendone il ritorno?
Israele è uno “Stato” sionista su base confessionale che si basa cioè su principi come la
purezza del sangue, del popolo eletto, della terra promessa. Questo si traduce nell’esclusione e negazione di chiunque non sia, per discendenza diretta, di origine ebraica, in razzismo all’interno dello stesso “Stato” israeliano (cittadini di serie A e B), così come verso altre etnie (arabi).
La religione viene usata, strumentalmente, a giustificazione e fondamento per una politica
coloniale e razzista, discriminatoria e disumanizzante, di separazione/segregazione legale,
fisica e spaziale, di sfruttamento e de-sviluppo economico, di soppressione brutale di ogni forma di resistenza.
Non si può quindi associare l’antisionismo, la critica ad una politica coloniale di annientamento e bollare di anti-ebraismo chi la contesta.
L’ipocrisia dei paesi Occidentali è oggi sotto gli occhi di tutti con il suo silenzio di fronte alle violenze che la popolazione palestinese ha subito in questi anni di occupazione, pulizia etnica e apartheid.
Eppure l’esperienza della Resistenza in Italia dovrebbe aver insegnato che non è possibile
accettare acriticamente tutto quello che il nemico interno ed esterno dice, come quando un
tempo venivano etichettati gli eccidi di massa come “reazione/rappresaglia” alle operazioni partigiane, oppure quando appendevano ai corpi dei partigiani impiccati cartelli con scritto “Actung banditen”. Per questo dobbiamo cercare di analizzare e contestualizzare sempre le situazioni, ponendoci la domanda verso chi e cosa è esercitata una reazione? Che radici ha?
Nessuno può gioire davanti alla brutalità della guerra, ma è ipocrisia non riconoscere che di queste morti sono diretti responsabili i paesi occidentali, il capitalismo USA e quello dell’Unione Europea che accorre prontamente in difesa del suo alleato sionista. Responsabile è anche il nostro governo Italiano che sostiene senza nessuna critica l’operazione militare sionista di genocidio della popolazione palestinese nella striscia di Gaza e la continua repressione nei territori occupati di Palestina.
Il popolo palestinese ha il diritto alla difesa, ha il diritto alla Resistenza e le bandiere della
Palestina che sventolano oggi in tutto il mondo sono simbolo di resistenza e di lotta, messaggio di speranza per tutti gli oppressi. La lotta del popolo Palestinese chiama tutti noi ad intensificare la mobilitazione contro le guerre imperialiste ed insieme ad imporre la fine dell’aggressione di Gaza e la fine dell’occupazione sionista.
* A FIANCO DELLA RESISTENZA PALESTINESE
* SOLIDARIETA’ ALLA PALESTINA CHE SI RIBELLA ALL’OPPRESSORE PER
RICONQUISTARSI LA VITA E LA LIBERTA’

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immagini da Lambrate…Ortica ….

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