28 maggio: racconti da “Un viaggio in Palestina. Una settimana in aprile 2022″

Sabato 28 maggio dalle ore 18 racconti da

“Un viaggio in Palestina. Una settimana in aprile 2022”

A seguire buffet.

VIAGGIO IN PALESTINA Perché questa iniziativa che si è deciso di intitolare “Viaggio in Palestina”?

Le ragioni sono molteplici, ma tutte partono da una osservazione della realtà che negli anni abbiamo imparato a conoscere, sia attraverso i racconti dei palestinesi stessi e dei tanti che, superando le difficoltà create dall’occupazione, sono riusciti ad arrivare in Palestina.
Perché da 74 anni, ad un prezzo altissimo pagato giorno dopo giorno, questo popolo resiste circondato da un assordante silenzio, ma anche da una ignobile narrazione che mette sullo stesso piano oppressore e oppressi. Rivendica la propria identità ed esistenza, nonostante tutte le azioni intorno: l’occupazione delle terre palestinesi, il razzismo e l’apartheid israeliano, mirino allo svuotamento della Terra di Palestina dalla presenza di popolazione autoctona con rappresaglie, torture, eccidi ed embarghi.
Sottoposto a interminabili controlli, limitato nella libertà di movimento, rapinato della terra, dell’acqua, della sua storia ed identità dall’entità sionista, sostiene ed unisce vari aspetti di resistenza: quella popolare a Beta, nel campo di Jenin, la coesione dei palestinesi del Negev di
fronte al continuo assalto della pulizia etnica, la resistenza di Gerusalemme, dei territori del ’48, di Gaza.
Un popolo che si rifiuta di essere diviso ed isolato, che si difende anche con i sassi contro la forza di una potenza militare, la stessa che qui in Italia, e non solo, viene indicata come “faro della democrazia in Medioriente”.
Il sionismo attua una strategia precisa usando la tattica di far accettare e rafforzare il consenso attraverso l’uso dei mass media, mistificando la realtà e imponendo una narrazione in cui il sistema di occupazione è il risultato del perenne tentativo di “difendersi dagli attacchi” del popolo
Palestinese.
Viene quindi nascosta e negata la visione del mondo che sta alla base di questa logica: lo sradicamento, l’occupazione, ma anche il contenimento di ogni forma di dissenso.
Attraverso gli occhi di chi ha intrapreso questo viaggio, vogliamo ulteriormente capire e sentire tutto quello che una esperienza diretta, anche alla luce degli eventi dei giorni scorsi, trasmette.

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