NON PER NOI MA PER TUTTI – Sosteniamo le lotte dei lavoratori

NON PER NOI MA PER TUTTI
Con queste parole i lavoratori Riders si mobilitano e indicono per venerdì 26 marzo una giornata di sciopero su tutto il territorio nazionale per lottare contro il caporalato digitale e per il riconoscimento dello status di lavoratori dipendenti.
Il 26 marzo i lavoratori della logistica incroceranno le braccia per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, per adeguamenti salariali, per una riduzione dell’orario di lavoro, contro la precarietà, per migliorare le condizioni di vita e per il diritto alla salute. Per il rinnovo del contratto collettivo anche i lavoratori del Trasporto pubblico locale scendono in lotta.
Il 26 marzo il personale Docente, Educativo e ATA delle scuole sciopera per ottenere un intervento di risarcimento per i tagli decennali subiti, per un rilancio della scuola pubblica, come protesta contro l’ulteriore riduzione del diritto di sciopero imposta dal recente accordo tra governo e Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda.
Da diversi settori lavorativi continua la lotta contro i tagli sui salari diretti e indiretti, contro l’aumento della durata ed intensità del lavoro, contro i tagli ai finanziamenti per servizi, istruzione, sanità e ambiente che le istituzioni nazionali ed internazionali ed il padronato cercano di imporre facendo leva sull’emergenza Covid.
L’aumento dello sfruttamento e della precarietà e l’intermediazione del lavoro (cooperative e agenzie interinali) riguardano tutti noi lavoratori (italiani e immigrati) e gli studenti come forza lavoro in formazione. Contro i tentativi di divisione, differenziazione, competizione ed individualizzazione dei lavoratori rispondiamo con la solidarietà, unificando e sostenendo le lotte che sempre più si stanno sviluppando.
Il 22 marzo anche i lavoratori della multinazionale Amazon sciopereranno per migliorare le condizioni di lavoro imposte (carichi e ritmi di lavoro insostenibili, turnazioni, orari di lavoro, bassi salari, precarietà dovuta in particolare al massiccio utilizzo di tempi determinati tramite agenzie interinali, ricattabilità permanente etc). Devono combattere anche contro l’arroganza delle imprese multinazionali che cercano in tutti i modi di reprimere ogni forma di organizzazione dei lavoratori attraverso procedimenti disciplinari, licenziamenti e mancato rinnovo dei contratti a termine. Aziende agevolate dall’atteggiamento concertativo dei sindacati confederali che individualizzando le trattative eliminano il carattere collettivo della lotta e la sua forza data dall’unità e dalla solidarietà reciproca. A questo difficile percorso di emancipazione e di riscatto riconosciamo tutti gli elementi che ci portano a lottare insieme.
Il 26 marzo rilanciamo le lotte a fianco dei lavoratori TNT-Fedex di Piacenza che per essersi mobilitati contro il piano di ristrutturazione che prevedeva 6300 licenziamenti nell’intero comparto europeo sono stati colpiti da un ondata repressiva con denunce e perquisizioni nelle abitazioni di numerosi lavoratori e che ha portato Arafat e Carlo (coordinatori del sindacato Si.Cobas) agli arresti domiciliari e alla notifica, grazie all’utilizzo dei decreti sicurezza, di 6 avvisi di revoca dei permessi di soggiorno. A fianco dei braccianti agricoli e nelle aree metropolitane che si stanno organizzando e mobilitando attorno alla parola d’ordine “documenti per tutti senza nessuna discriminazione” quale elemento di lotta per l’eguaglianza e per l’unità della classe lavoratrice, contro i decreti sicurezza usati come un maglio contro la lotta dei lavoratori.
Stiamo assistendo ad un fortissimo attacco padronale e governativo (accentuato dal nuovo governo Draghi che incarna gli interessi della borghesia, del padronato e delle oligarchie europee) sostenuto da un apparato repressivo che continua in un’azione “preventiva” di eliminazione di ogni dissenso sia sui posti di lavoro che nelle piazze, nel tentativo di bloccare sul nascere qualsiasi contestazione.
Il 26 marzo diamo sostegno a queste lotte, costruiamo insieme momenti di
organizzazione nei nostri territori, riconosciamoci in un fronte comune di lotta!

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