Opuscolo “La salute e il profitto”

Pubblichiamo l’opuscolo “La salute e il profitto” che come Panetteria Occupata abbiamo realizzato raccogliendo il materiale, le riflessioni, le idee sviluppate collettivamente a partire dall’inizio della crisi sanitaria per Covid, in un percorso iniziato con una prima assemblea nel mese di luglio 2020 seguita da altre iniziative sul territorio milanese con volantinaggi, speakeraggi, un assemblea popolare all’aperto nel quartiere di Lambrate. Un intervento che vuole continuare toccando le strutture sanitarie ed i luoghi vivi del territorio, con la volontà di coinvolgere e coordinarsi con altre realtà sociali e politiche attive ed in particolar modo con i lavoratori della sanità, a cui va tutta la nostra solidarietà. Milano, dicembre 2020

La_salute_e_il_profitto

“Questo lavoro nasce dall’esigenza di comprendere e analizzare come i processi di flessibilizzazione del costo del lavoro e delle condizioni di lavoro siano strettamente collegati ad un progressivo e incessante attacco al sistema delle garanzie sociali: sanità, scuola, pensioni, ecc.  Questa strategia politico-economica in atto da decenni, ha determinato una frantumazione sociale e un isolamento delle realtà lavorative. Il nostro tentativo è quello di costruire  un’esperienza riaggregativa di situazioni, ambiti, anche diversi tra loro, accomunati comunque dal bisogno di mettere a confronto esperienze ed iniziative. E’ con questo spirito che abbiamo organizzato due assemblee, e partecipato alle mobilitazioni contro la scellerata gestione lombarda, cercando di sviluppare un dibattito che faccia conoscere dalla voce diretta dei lavoratori della sanità gli effetti sociali di questa crisi del sistema sanitario e che sappia far emergere contenuti e prospettive in cui possano riconoscersi altri lavoratori, in quanto parte di un’organizzazione del lavoro che subisce le stesse modalità di sfruttamento, ricatto e precarietà. Siamo consapevoli che la sanità sarà sempre più agganciata agli interessi del capitale, delle case farmaceutiche e il potere della medicina ufficiale sempre più dispotico, teso ad espropriare le donne e gli uomini della conoscenza del loro  corpo e della loro psiche e con risvolti che si connotano sempre più di classe. La medicalizzazione spinta all’estremo, la malattia (fisica e psichica) sempre più colpevolizzata, separata dai meccanismi sociali che l’hanno prodotta e quindi  fonte di nuove solitudini. L’apice di questa logica la stiamo già vivendo: i vecchi,  i lavoratori logorati da una vita di lavoro o i soggetti fragili non più utili alla riproduzione sociale capitalistica sono i nuovi  condannati. Dalle riflessioni riportate in questo opuscolo si sviluppano critiche sia verso una privatizzazione della sanità sempre più vorace e al servizio di gruppi di potere e delle multinazionali del farmaco che con l’appoggio di governi nazionali e locali  dirigono e determinano le politiche sanitarie qui e altrove, che verso una sanità pubblica sempre più aziendalizzata dove vigono le stesse leggi del profitto e dello sfruttamento dei lavoratori. In questa situazione di responsabilità rimbalzate e negate, di diffuse menzogne e di ulteriore spinta verso una sanità organizzata secondo le logiche del capitale, sta a noi costruire una critica e una pratica in grado di contrastare questo processo rivendicando la nostra idea di cura e salute, ridando voce a chi vive in prima persona gli effetti di questa crisi  sanitaria e sviluppando momenti di mobilitazione partecipata. …“

Questa voce è stata pubblicata in Casa e territorio, Generale, Materiali. Contrassegna il permalink.