9 ottobre: cena Ecologia Politica

Cena di autofinanziamento di Ecologia Politica

dalle ore 20:30 Mercoledì 9 ottobre alla Panetteria Occupata

 

 

 

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Il protagonismo operaio nella lotta di classe

IL PROTAGONISMO OPERAIO NELLA LOTTA DI CLASSE
Ciclo di incontri ottobre – novembre 2019
Iniziative Lotte Operaie Panetteria 2019

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5 ottobre: Cena Benefit

Sabato 5 Ottobre dalle ore 20.00 CENA benefit in Panetteria Occupata, via Conte Rosso 20.
Il ricavato della cena andrà a coprire la richiesta di risarcimento per il processo del Circolino di via Savona, uno dei luoghi dai quali era partita la campagna di solidarietà Scateniamoli. A seguito dello sgombero avvenuto nel 2016, 3 compagni sono stati colpiti dalla repressione, ed oltre alla richiesta di un anno di condanna, grava su di loro un’ ingente multa richiesta dalla proprietà e confermata dal giudice. 
Ma piangersi addosso ed affrontare i problemi individualmente é ciò a cui mirano le azioni repressive per indebolirci. La cena di sabato sarà dunque anche occasione per condividere una bella tavolata in compagnia ed allegria.
Invitate pure amiche e amici. 
Gradita la conferma per calibrarci sulla spesa. 
A presto
Alcuni inguaiati con la legge

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23 settembre: Solidarietà a Carlo

Oggi 23/9 si è tenuta la prima udienza del processo a Carlo, compagno e abitante di Iglesias 29, per essersi opposto all’ennesima azione che mira a rendere sempre più difficile l’abitare nella città di Milano. Una presenza solidale ha accompagnato l’udienza che è stata rinviata al 13 gennaio prossimo. Anche in quella data facciamo sentire forte la nostra solidarietà.

Questo è il volantino distribuito:

 SOLIDARIETA’ A CARLO

Oggi lunedì 23 settembre si tiene presso il Tribunale di Milano la prima udienza che vede imputato Carlo, abitante di via Iglesias 29 (Milano), di Resistenza a Pubblico Ufficiale.

Ma perché viene accusato?

Mercoledì 19 giugno A2A, accompagnata dalla polizia, taglia la corrente elettrica in via Iglesias 29, uno stabile occupato da un anno dove vivono singoli e famiglie provenienti da diverse parti del mondo, con 13 bambini e un neonato.

Lo stesso giorno Carlo, insieme agli altri abitati, ha tentato di opporsi a questa ingiustizia. Inoltre gli abitanti dello stabile avevano già fatto la richiesta di contratto dell’elettricità, che era stata respinta a causa dell’art.5 del Decreto Renzi-Lupi che dal 2014 impedisce agli abitanti delle occupazioni di avere accesso alle utenze anche pagando regolarmente. Carlo e gli abitanti difendevano il diritto dei bambini di poter vivere in una casa con la luce per poter studiare, difendevano il diritto di una donna, abitante, diabetica di poter tenere in frigo le proprie medicine, difendevano il diritto di ogni essere umano a poter vivere dignitosamente.

Abitanti di Iglesias 29
Abitanti di via Esterle 15
Ci Siamo – Rete Solidale

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25 settembre: CORTEO NÉ PRIGIONE NÉ ESTRADIZIONE – VINCENZO LIBERO!

LIBERTÀ PER VINCENZO! NÉ PRIGIONE NÉ ESTRADIZIONE

Vincenzo è stato arrestato l’8 agosto 2019 a Rochefort en Terre dove viveva da anni dopo essersi sottratto ad una condanna spropositata, più di dodici anni di carcere, per aver partecipato al controvertice del g8 a Genova nel 2001. Attualmente è rinchiuso presso il carcere di Vezin le Coquet, vicino a Rennes.

In seguito al suo arresto, in Francia sono nati quasi 30 comitati di sostegno che si pongono l’obiettivo della sua liberazione. Sono state già organizzate  diverse mobilitazioni in occasione delle udienze del 14 e del 23 agosto presso la corte d’appello di Rennes. Grazie anche al sostegno e alla solidarietà è stato ottenuto un supplemento d’inchiesta al fine di ottenere dall’Italia tutti i documenti ufficiali del processo di Genova e del relativo mandato di cattura internazionale in quanto al momento ciò che è stato fornito dallo stato italiano risulta lacunoso ed impreciso. Ciò ha permesso di dilatare i tempi della procedura di estradizione che diversamente sarebbe già in corso. La giustizia italiana ha tempo fino al 10 ottobre per fornire quanto richiesto.

Il tempo guadagnato apre un varco che va sfruttato fino in fondo. Per questo come parenti, amici e compagni di Vincenzo ci siamo recati a Rochefort en Terre, dove abbiamo conosciuto le tante persone che lì sostengono Vincenzo con forza e determinazione e a maggior ragione qui in Italia raccogliamo la proposta francese di mobilitazione internazionale per il 14 e il 25 settembre, vigilia dell’udienza che darà risposta alla richiesta di libertà provvisoria per Vincenzo.

Invitiamo tutte e tutti a mobilitarsi il 14 e il 25 settembre, nelle proprie città, per la libertà di Vincenzo e in solidarietà a tutti i ribelli di Genova, con ogni mezzo che la fantasia mette a disposizione.

Amici, familiari e compagn* di Vincenzo

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14 settembre: Presidio in solidarietà a Vincenzo

SABATO 14 SETTEBRE DALLE ORE 15 PRESIDIO STAZIONE CENTRALE DI MILANO IN SOLIDARIETA’ A VINCENZO

raccogliamo la proposta francese di mobilitazione internazionale per il 14 e il 25 settembre, vigilia dell’udienza che darà risposta alla richiesta di libertà provvisoria per Vincenzo.

Invitiamo tutte e tutti a partecipare alle iniziative che si terranno il 14 e il 25 settembre, in diverse città, per la libertà di Vincenzo e in solidarietà a tutti i ribelli di Genova.

No alle prigioni * no alle espulsioni
Vince libero – Liber* tutt*

 Amici, familiari e compagn* di Vincenzo

volantino 14 settembre vince

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Sgombero dello spazio occupato a Scienze Politiche a Milano

Solidarietà all’Assemblea di Scienze Politiche.

Chi si organizza autonomamente, chi discute e lotta è immediatamente un nemico. Nella fase in cui viviamo, di una democrazia sempre più autoritaria, la reazione a chi si muove in modo critico passa sempre più attraverso le varie forme repressive che l’autorità costituita mette in campo. In una democrazia autoritaria il nemico è quindi un soggetto da eliminare. Questo processo avviene in diverse forme ed una di queste è eliminare gli spazi di socialità collettivi dove una coscienza autonoma e di classe può attecchire. Processi che hanno investito l’intera società e di cui la scuola in generale e l’università in particolare non sono stati esentati ma si sono modellati alle necessità dello sviluppo dell’attuale modo di produzione capitalistico. Cosi la Scuola, come dicono i compagni dell’Assemblea di Scienze Politiche, non serve al pensiero critico ma a formare e disciplinare lavoratori in funzione delle esigenze di mercato. Ma sappiamo che queste operazioni di bassa lega non possono intaccare un percorso che in 14 anni di vita ha saputo, nel cuore della metropoli milanese, costruire aggregazione e critica attraverso lo strumento collettivo dell’autogestione. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai compagni dell’Assemblea di Scienze Politiche sostenendovi nella vostra determinazione a dare continuità a questa importante esperienza sociale e politica. Riprendiamoci la metropoli, lottiamo insieme…

Panetteria OccupataMilano Lambrate 27 agosto 2019

 

Riportiamo il comunicato dell’Assemblea di Scienze Politiche sullo sgombero:

 SGOMBERO DELLO SPAZIO OCCUPATO A SCIENZE POLITICHE

Considerazioni a caldo, a cui seguirà un’analisi più approfondita.

Quest’estate durante la chiusura dell’università lo Spazio Occupato di scienze politiche è stato sgomberato.

Era stato preso nel 2013 a seguito di un lavoro di inchiesta tra noi studenti dal quale emerse il problema dei pochi spazi in facoltà. Decidemmo di occupare l’ex libreria cuesp che dopo il fallimento era stata abbandonata. Da allora l’autogestione l’ha trasformata in uno spazio a disposizione degli studenti che ha permesso a tutti di avere un luogo in cui ritrovarsi, confrontarsi, fare politica studiare e riscaldare il cibo.

Il rettore ha comunicato che questo sgombero serve a creare una zona  studio e ristoro, eppure in questi 6 anni di occupazione non si è mai  presentato per capire come mai gli studenti avessero scelto di occupare  per risolvere da soli una carenza dell’università. É evidente la  contraddizione di chi afferma di voler fornire un posto agli studenti  sgomberandone uno che era già a loro disposizione. Non ci si deve  stupire di questo: Franzini sa bene che quell’occupazione non era solo  un posto in cui studiare e mangiare, ma era il risultato di un percorso  di lotta politica portato avanti da un’ assemblea di studenti  autorganizzati.

I problemi che viviamo quotidianamente in università non sono frutto di  un’amministrazione inefficiente ma nascono dal ruolo che l’istruzione  ricopre nel nostro paese: la scuola non serve al pensiero critico ma a  formare e disciplinare lavoratori in funzione delle esigenze di mercato.  La mancanza di spazi, infatti, è inserita all’interno di un processo  molto ampio che va a eliminare i diritti degli studenti per sostituirli  a servizi che vanno pagati, e anche caramente. All’interno dello spazio  ad esempio ci eravamo organizzati anche per rinnovare un percorso di  lotta iniziato anni fa: una condivisione gratuita di libri in Pdf tra  studenti, per contrastare uno degli ostacoli al diritto allo studio, il  caro-libri.

Questa amministrazione non si differenzia in alcun modo dalle  precedenti, attaccando, coerentemente al suo ruolo, chi fa politica  mettendo in discussione l’istituzione universitaria e il sistema  economico che la sorregge; a ciò si aggiunge la volontà di colpire chi  agisce al di fuori dei confini imposti dall’università.

Così facendo l’Università cerca di pulirsi la faccia con gli studenti  mostrandosi come colei che risolve i problemi quando per anni non ha  fatto nulla di fronte a questo disagio. La nuova aula studio-ristoro di  certo non basterà a soddisfare il bisogno di spazi della facoltà, ma  invece di crearne di nuovi si eliminano quelli già vissuti.

Questo attacco non frena minimamente il nostro percorso di lotta che è  nato nel 2005, ben prima dello Spazio Occupato, e che quindi continua ad  esistere nonostante lo sgombero.
A settembre ci ritroveremo come abbiamo fatto ogni anno e invitiamo  tutti gli studenti della facoltà a partecipare, organizzarsi e lottare  con noi a partire dall’assemblea pubblica che lanceremo a breve.

Ringraziamo infine tutti coloro che ci hanno portato solidarietà e tutte  le persone che in questi sei anni hanno vissuto con noi quello spazio  partecipando alle assemblee, preparando un esame nell’auletta studio o  anche solo scaldando la pasta e facendo quattro chiacchere, dimostrando  che organizzarsi assieme fra studenti per vivere meglio l’università è  possibile.

Piu convinti di prima che l’autorganizzazione è l’unica strada possibile  in un’università che toglie invece di dare, Franzini ci vediamo a  settembre!

ASSEMBLEA SCIENZE POLITICHE

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22 agosto: Presidio a sostegno di Vincenzo

PRESIDIO Giovedì 22/08/2019 ore 18,00 – STAZIONE CENTRALE

Per andare insieme al Consolato francese

Giovedì 8 agosto Vincenzo, che vive a Rochefort en Terre da 8 anni viene arrestato dalla polizia, colpito da un mandato di cattura europeo e portato al centro di detenzione di Vezin Le Coquet.

Vorrebbero portarlo in galera per due fatti: l’aver preso parte alla mobilitazione contro il G8 di Genova del 2001 e ad una manifestazione antifascista a Milano nel 2006.

Fin da subito in Francia sono nati dei Comitati a sostegno della sua liberazione.

Giovedì 22 il tribunale di Rennes deciderà sulla libertà provvisoria richiesta dalla difesa e Venerdì 23 sulla legittimità, o meno, del mandato d’arresto.

In ogni caso la solidarietà a Vincenzo significa aver compreso la necessità di opporsi al capitalismo ed al fascismo senza mai accettare la rassegnazione e l’indifferenza. Specialmente oggi che viviamo sempre più quotidianamente gli scenari di crisi e di guerra, quelli che già si preannunciavano nei vertici/summit dei potenti del mondo, come a Genova nel luglio 2001.

Invitiamo tutti coloro che non accettano questa cappa crescente di oppressione padronale, poliziesca e fascista ad essere in piazza il 22 agosto.

                                       Gli amici e compagne/i di Vincenzo

Milano, 21/08/2019

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22 maggio: incontro sui GILET JAUNE

MERCOLEDI 22 MAGGIO DALLE ORE 21:00
 
INCONTRO DI DISCUSSIONE E CONFRONTO SUI
GILET JAUNE
Attraverso i racconti di chi ha vissuto quanto sta accadendo in Francia

In questi ultimi otto mesi dal suo inizio il movimento dei Gilets Jaunes ha dimostrato una forte determinazione e una crescente radicalizzazione degli obiettivi e delle pratiche di lotta, nonostante i tentativi di repressione da parte dello stato francese e di falsificazione dei fatti operata dai media ufficiali, riuscendo a incrinare l’iniziale diffidenza che lo vedeva esclusivamente come espressione di istanze interclassiste, populiste se non reazionarie.

Vogliamo contribuire a sviluppare una maggiore comprensione collettiva delle ragioni di questa lotta e della sua natura anche in relazione ai precedenti cicli di lotta che hanno attraversato la Francia nelle banlieu, contro il salario d’ingresso e la loi du travail o di resistenza contro lo sgombero della ZAD.

Ci vediamo mercoledì 22 maggio dalle ore 21 alla Panetteria Occupata

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29 aprile: Presidiamo la città

29 APRILE PRESIDIAMO LA CITTÀ
ORE 18:30 VIALE DELLE RIMEMBRANZE DI LAMBRATE

A LAMBRATE NON VOGLIAMO I FASCISTI

COMBATTIAMO LA PRESENZA DEI FASCISTI NELLE STRADE DELLA NOSTRA CITTÀ, NEI NOSTRI QUARTIERI, NELLE SCUOLE

SOSTENIAMO LE LOTTE CONTRO IL RAZZISMO, IL SESSISMO, LO SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI E DELL’AMBIENTE

ANTIFASCISMO è ANTICAPITALISMO
ANTICAPITALISMO è ANTIFASCISMO

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