20 dicembre: festa St.Ambroeus Figc Piccione

Questo venerdì 20 dicembre dalle ore 22:00 la squadra FIGC del Piccione serve da bere a forestiere e forestieri che giungeranno alla Panetteria Occupata in Via Conte Rosso 20 nel cuore di Lambrate in cerca di un posto caldo e accogliente con musica e bella gente.
Vi aspettiamo!!
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14 dicembre: Cena Sociale

SABATO 14 DICEMBRE ORE 20:30
CENA SOCIALE alla Panetteria Occupata
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29 novembre: Gaza, un documentario

29 novembre ore 21 Fermiamo il massacro! Libertà per il popolo palestinese
GAZA – Investigating war: Al Jazeera ha realizzato questo documentario su Gaza che denuncia i crimini di guerra israeliani nella Striscia di Gaza attraverso foto e video postati online dagli stessi soldati israeliani durante il conflitto durato un anno.
La I-Unit ha costruito un database di migliaia di video, foto e post sui social media. Dove possibile, ha identificato i poster e le persone che vi compaiono.
Il materiale rivela una serie di attività illegali, dalle distruzioni e dai saccheggi alla demolizione di interi quartieri e agli omicidi.
Il film racconta anche la storia della guerra attraverso gli occhi dei giornalisti palestinesi, degli operatori dei diritti umani e dei comuni abitanti della Striscia di Gaza. E denuncia la complicità dei governi occidentali, in particolare l’uso della RAF Akrotiri a Cipro come base per i voli di sorveglianza britannici su Gaza.
“L’Occidente non può nascondersi, non può affermare di essere ignorante. Nessuno può dire che non lo sapeva”, afferma la scrittrice palestinese Susan Abulhawa
In collaborazione con Circolo Itinerante Proletario “Georges Politzer”
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26 novembre: presidio all’Assessorato Welfare

Martedì 26 novembre 2024 ore 10:00
Presidio davanti all’Assessorato al Welfare in via Sile, 8
Contro una politica sociale discriminatoria e razzista, per riportare al centro del dibattito la questione della casa, l’autonomia e l’emancipazione degli individui.
Basta con soluzioni temporanee nei dormitori pubblici con orari e regolamenti oppressivi che non tengono conto delle necessità quotidiane e lavorative delle persone.
Basta con i ricatti, le minacce e le denunce che mirano a cacciare gli adulti e i bambini dalle strutture di accoglienza con lucido cinismo.
Più risorse pubbliche sulle case popolari, meno soldi ai servizi abitativi gestiti dai privati che hanno tutto l’interesse a speculare sull’emergenza.
Più case e autonomia! Meno assistenza e prevaricazione!
In seguito agli sgomberi delle occupazioni abitative di via Siusi e via Esterle, e all’incendio dello stabile di via Fracastoro, la Rete solidale Ci Siamo ha seguito diverse famiglie di lavoratori stranieri prese in carico dai servizi sociali del Comune di Milano e ha potuto constatare quanto segue.
A Milano, una famiglia con minori che si rivolge all’Amministrazione comunale perché è senza casa a causa di uno sfratto o dell’impossibilità di affittarla, quasi sicuramente finisce per essere presa in carico dai servizi sociali piuttosto che da quelli abitativi.
Ciò accade perché viene data la responsabilità di questa condizione al nucleo familiare piuttosto che inquadrare la loro condizione all’interno di un contesto sempre più escludente, precario e razzista. Così il bisogno di una casa, che fino a quel momento rappresentava la necessità prevalente, passa in secondo piano.
Questo pregiudizio sulle persone povere, molto radicato tra gli assistenti sociali, porta a una conseguenza altrettanto dannosa, cioè quella di considerare il nucleo familiare divisibile, da una parte la mamma con i figli minori, dall’altra il padre con quelli maggiori come se per la tutela e il benessere dei minori non fosse importante l’unità della famiglia e la figura paterna.
Una consuetudine ormai diffusa che prevede l’individuazioni di soluzioni abitative temporanee e in emergenza solo per i soggetti considerati fragili del nucleo familiare, a cui viene offerta nell’immediato ospitalità nei dormitori pubblici.
L’accesso in queste strutture, costituite da spazi angusti e asettici con regole rigide e
vessatorie, avviene nella maggioranza dei casi senza sapere il tempo che si resterà al loro interno e neppure se verrà individuata un’altra soluzione stabile e duratura.
Dunque, si resta a lungo separati, in una condizione di incertezza sul futuro, di precarietà quotidiana e di assoluta dipendenza e assoggettamento alle scelte degli assistenti sociali, che agiscono in totale autonomia individuando, tra le risorse a disposizione del pubblico, quella che ritengono più adeguata.
Si tratta di soluzioni come le case di accoglienza o le residenze sociali, gestite dal privato con costi molto elevati per il Comune, che nella maggioranza dei casi non rispondono alle esigenze reali.
Il tutto avviene in una gestione che infantilizza gli adulti e prolunga a tempo indeterminato la loro condizione emergenziale fino a trasformarla in “ordinaria”.
Il più delle volte queste “soluzioni”, presentate come l’unica risorsa che l’Amministrazione può mettere in campo, vengono imposte dagli assistenti sociali alle sole donne, in assenza dei mariti e solo verbalmente, con notevoli pressioni affinché queste siano accette o meno in tempi molto brevi, un paio di giorni al massimo.
Se la famiglia, nonostante le pressioni ricevute, mostra dubbi sulla proposta individuata oppure la rifiuta chiedendo una soluzione abitativa dignitosa, stabile e duratura per l’intero nucleo familiare, allora gli assistenti sociali cambiano registro, prima minacciano la segnalazione al Tribunale dei minori, poi intimano alla donna con i figli minori di lasciare la struttura in cui sono ospitati per poi allontanarli con la forza.
In questo modo, il servizio sociale territoriale, con arbitrio e ostilità, sposta ulteriormente il piano del discorso, da quello abitativo a quello assistenziale a quello penale, cioè ti dice in modo brusco e netto “o fai esattamente quello che diciamo noi, oppure te ne puoi andare e lasciare il posto a qualcun altro. Se non lo fai ti cacciamo e denunciamo!”
Rete solidale Ci Siamo- Lume Occupato- S.O Futura- Rete per il Diritto all’Abitare Municipio 4 – Drago Verde – FGC Milano- Asia USB Milano- Aderisce Unione Inquilini Milano
Milano, 22.11.2024
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28 novembre: parliamo di lotte in Sardegna

Incontro informativo sulla transizione energetica in Sardegna e i processi di colonizzazione ad essa connessi.

Ne parliamo con un compagno sardo del Sulcis-Inglesiente.

GIOVEDI 28 NOVEMBRE ORE 20:30

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24 novembre: incontro su immigrazione e ddl 1660

Domenica 24 alle ore 16 in Via Valfurva 9 Milano
INCONTRO SUGLI ULTIMI INTERVENTI NORMATIVI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE E SUL DDL 1660
ne parliamo con l’avvocato Nicola Datena dell’Associazione Le Carbet
organizza Rete Solidale Ci Siamo
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Giornata internazionale di memoria ed azione per il compagno anarchico Kyriakos Csymitiris

“date fiori ai ribelli caduti
collo sguardo rivolto all’aurora ….”
In un sabato di inizio novembre, una giornata autunnale, nella 56° manifestazione dalla
rivoluzione palestinese del 7 ottobre, per le strade di Milano ci arriva una mesta notizia, un
compagno è morto ad Atene ed una compagna è gravemente ferita, ora in un ospedale
sotto arresto. Vogliamo capire, conoscere. Chi, cosa, perché?
Un esplosione ha messo fine alla corsa di un compagno anarchico in un appartamento di
Atene, ha messo fine al suo desiderio di costruire un mondo nuovo, un mondo libero dallo
sfruttamento dell’uomo sull’uomo e sulla natura ma non ha cancellato il ricordo, il
riconoscerlo come compagno che dedica tutto se stesso per il cambiamento
Rivoluzionario.
Forse non ti abbiamo conosciuto, o forse si abbiamo camminato insieme per le tortuose
vie della lotta, della sommossa di classe che vede tutti noi “dannati della terra” ricercare il
percorso migliore per mettere la parola fine a questo sistema sociale, il capitalismo, che
genera miseria, guerre e barbarie.
Si, ti conosciamo: sei, siamo compagni!
Questo sabato saremo di nuovo per le strade di Milano, alzando bandiere al vento,
portando la nostra rabbia e la nostra gioia, invitando alla Rivoluzione Sociale nella 58°
manifestazione dalla rivoluzione palestinese del 7 ottobre e nel rumoroso frastuono
grideremo compagno il tuo nome, Kyriakos Ksymitiris, e ci sentiremo più coraggiosi, e ci
sentiremo più forti.
Compagne/i della Panetteria Occupata, Milano, novembre 2024

“δώστε λουλούδια στους πεσόντες εξεγερμένους
με το βλέμμα στραμμένο στην αύρα…”

Ένα Σάββατο στις αρχές Νοέμβρη, μια φθινοπωρινή ημέρα, κατά τη διάρκεια της 56ης διαδήλωσης μετά την παλαιστινιακή επανάσταση της 7ης Οκτώβρη, στους δρόμους του Μιλάνου μας ήρθε μια θλιβερή είδηση, ένας σύντροφος πέθανε στην Αθήνα και μια συντρόφισσα τραυματίστηκε σοβαρά, και βρίσκεται σ’ ένα νοσοκομείο, συλληφθείσα. Θέλουμε να καταλάβουμε, να μάθουμε. Ποιός, τι, γιατί;

Μια έκρηξη έβαλε τέλος στην πορεία ενός αναρχικού συντρόφου σ’ ένα διαμέρισμα στην Αθήνα, έβαλε τέλος στην επιθυμία του για τη δημιουργία ενός νέου κόσμου, ενός κόσμου ελεύθερου από την εκμετάλλευση ανθρώπου από άνθρωπο και της φύσης, αλλά δεν έσβησε στη μνήμη, την αναγνώριση του ως συντρόφου που αφιερώνει όλο του το είναι για την Επαναστατική αλλαγή.

Ίσως να μην γνωριστήκαμε, ή ίσως να περπατήσαμε μαζί στους ελικοειδείς δρόμους του αγώνα, της ταξικής ταραχής που αντικρίζει όλους εμάς “της γης τους κολασμένους”, ενώ αναζητούμε την καλύτερη διαδρομή ώστε να δώσουμε τέλος σ’ αυτό το κοινωνικό σύστημα, τον καπιταλισμό, που γεννάει εξαθλίωση, πολέμους και βαρβαρότητα.

Ναι, σε γνωρίζουμε: είσαι, είμαστε σύντροφοι!

Αυτό το Σάββατο θα είμαστε και πάλι στους δρόμους του Μιλάνου, υψώνοντας σημαίες στον άνεμο, φέροντας την οργή μας και τη χαρά μας, καλώντας σε Κοινωνική Επανάσταση, κατά τη διάρκεια της 58ης διαδήλωσης μετά την παλαιστινιακή επανάσταση της 7ης Οκτώβρη, μέσα στο θορυβώδη χαμό θα κραυγάσουμε σύντροφε το όνομα σου, Κυριάκος Ξυμητήρης, και θα αισθανθούμε πιο θαρραλέοι, και θα αισθανθούμε πιο δυνατοί.

Συντρόφισσες/οι από την Panetteria Occupata. Μιλάνο, Νοέμβρης 2024.

Chiamata a Giornata internazionale di memoria ed azione per il compagno anarchico Kyriakos Csymitiris.
Per il Sabato 16/11, chiamiamo i gruppi e le colletività, i compagni e le compagne di tutto il mondo ad una Giornata di memoria ed azioni per l’ anarchico morto in lotta e nostro caro compagno Kyriakos Csymitiris.
Invitiamo chiunque compagn* dall’ estero desidera inviarci dei testi che vuole che siano letti al Evento d’Iniziativa politica di memoria che si terrà lo stesso giorno ad Atene, per il compagno Kyriakos.
synelallil@riseup.net
Il 31 Ottobre per sempre segnata ai cuori di ogni uomo e donna in lotta. Con rabbia e determinazione ci schieriamo accanto a* nostr* compagn*.
Il 31/10/24, dopo lo scoppio di un ordigno ad un appartamento al quartiere di Ambelokipi, è caduto nella battaglia per la liberazione sociale e di classe il nostro compagno anarchico Kyriakos Csymitiris, mentre la nostra compagna anarchica Marianna M, anch’ essa presente all’ appartamento, si troverà pluriferita e fino adesso, si trova ricorevata sotto custodia all’ Ospedale Evangelismos. Parallelamente, altre due persone vengono arrestate e portate al p.m, il compagno Dimitris e la compagna anarchica Dimitra che sono stati imprigionati in stato di custodia cautelare.
La compagna anarchica Marianna M. si trova sotto custodia all’ ospedale di Enangelismos, con tutto l’apparato repressivo e l’ antiterrorismo a puntare per poter strappare la dichiarazione della compagna.
Non ci siamo dimenticati i casi delle torture contro compagni e compagne in stato d’ ostaggio, in custodia ad instituti ospedalieri, dove sono stati violentati a livello fisico tramite azioni medicali a loro imposte, con il loro stato fisico, sentimentale e spirituale diventato ad oggetto d’ utilizzo. Questi tipi d’ imposizioni del potere statale costituiscono esplicitamente delle torture.
Non devono far passare dalle loro teste, nessun pensiero per un’ulteriore pressione poliziesca o per il continuarsi della procedura (pre)inquisitoria contro la compagna pluriferita Marianna, mentre lei si trova ancora ricoverata, e viene chiamata, dopo l’ esplosione, a gestire tutto il peso sentimentale, spirituale e politico. Il suo interrogatorio è una tortura ed i partecipanti di ogni genere ad esso sono dei torturatori del potere statale. La direzione ed il personale di Evangelismos portano le maggiori responsabilità per
qualunque cosa accadrà alla nostra compagna. Qualunque membro della comunità medica acconsentirà o semplicemente tacerà dinanzi ad una procedura di questo genere, sarà coresponsabile alla tentata violenza statale e del tentativo di tortura della compagna Marianna. La violenza statale è stata gia manifestata contro la nostra compagna dagli infami dell’antiterrorismo che hanno strappato le sue impronte, mentre lei si trovava sotto la responsablità del personale medico senza aver superato ancora il pericolo, senza il suo consenso visto che non aveva ancora recuperato i suoi sensi.
Il canibalismo contro le personalità ed i corpi dei compagni e dellle compagne si era iniziato già con le manovre di ogni risma del’ aparatto statale, sotto la guida del servizio antiterroristico e del ministro ΠροΠο [“Protezione del Cittadino”] Christocoidis. Oppure ancora un punto del ruolo vomitevole dei mezzi di diffusione della propaganda statale e capitalistica. Il riferimento dettagliato e la pubblicazione delle foto e dei video da luogo dell’ accaduto, punta contro il compagno morto ed impronta la crudeltà, dinanzi alla
quale si trova la sua famiglia ed i suoi vicini. In contemporanea con la depoliticazzione dell’ azione dei nostri compagni si tenta a presentarli come dei bombaroli amoralisti che distruggono le case dei cittadini, avendo come scopo il loro isolamento sociale, per essere espost* dinanzi alla repressione.
Lo stato, i suoi aparatti ideologici ed il capitale tentano per ancora una volta a colpire le linee del movimento antagonista, per rendere insensati i suoi contenuti politici, le scelte di lotta e la tradizionale rivoluzionaria d’interi decenni. Prima che la compagna Marianna si riprenderà le sue forze per parlare come lei desidera e come il compagno morto desiderasse, hanno già scatenato accaniti la propaganda statale contro di loro, contro l’ intero mondo della Lotta e delle sue scelte. Lo scherno e la calunnia per la lotta rivoluzionaria si trovano al punto piu avanzato della propaganda controrivoluzionaria. In questo, ci schieriamo contro, senza un passo indietro, diffendeno la Questione rivoluzionaria, ma anche la volontà delle persone che si trovano sotto il tiro dalla repressione.
Per i fatti del 31/10 e le scelte politiche di lotta che hanno portato a questi, non parleranno le canaglie degli aparatti statali e del capitale. Parlerà inanzitutto, quando lei scieglierà a farlo, la compagna che li a vissuti e pagati a caro prezzo, ed i compagni che si trovano sotto accusa per questi. Parlerà il movimento antagonista, tutte e tutti noi che abbiamo caminato insieme al compagno Kyriakos e la compagna Marianna, che ci siamo ispirati e continuiamo ad ispirarsi dallo squadro chiaro e la loro combattività implacabile. Noi che riconosciamo la loro presenza a tutti i campi della lotta, e comprendiamo il come il
compagno e la compagna incarnano il dialogo aperto in movimento. Compagn* che hanno dedicato le loro vite alla lotta contro l’ opressione, per la costruzione di un mondo di uguaglianza e libertà, rivendicando responsabilità e scelte che hanno portato Kyriakos alla morte, e Marianna pluriferita in stato d’ostaggio. Tramite la loro posizione e presenza ci sono dati in corpo, anima e pensiero alla Questione rivoluzionaria, e tramite questo percorso si trovano all’avamposto della società in lotta.
Marianna e Kyriakos sono d’ anni ed ininterrotamente presenti alle iniziative di solidarietà per i detenuti, al movimento internazionalista contro la guerra, alla lotta per la resistenza palestinese, ad azioni per la difesa del quartiere di Exarchia, alle lotte nelle università, per la difesa degli spazi liberati, delle occupazioni ed ad ogni lotta sociale e di classe. Si erano dati a questi, sempre con un spirito di scoprire insieme le loro estensioni insurezionali. Non hanno difeso soltanto teoricamente la lotta pluriforme verso la liberazione sociale, ma costituiscono la sua incarnazione piu viva. Hanno preso posizione, con tutti i mezzi, contro il mondo del potere, lo stato, il capitale, il razzismo, il patriarcato, dalla parte degli opressi e dei rivoltosi, sempre con la visione per un mondo migliore, un mondo di solidarietà, uguglianza e libertà.
Dinanzi ad un mondo che butta all’imondinzia qualunque persona non entra nella sua normalità, che naturalizza lo sfruttamento e l’ opressione del sottomondo, il movimento anarchico – antiautoritario lotta con tutti i mezzi. L’ azione pluriforme è quella che guiderà alla radicalizzazione e la pienezza delle nostre risposte e del nostro attacco contro l’ esistente. Le scelte di controviolenza rivoluzionaria e di lotta armata, come parte impresnindibile della lotta pluriforme, superano i limiti della legalità borghese,
contestando il monopolio di stato alla violenza. Questo tipo di scelte di lotta sono da quelle che mantengono vivo il filo della rivolta da quel Novembre del ’73 fino ad oggi. Questo tipo di scelte costituiscono parte imprescindibile di una continuità di rivolta che tiene viva, nei nostri cuori e nelle nostre menti, la visione di una rivoluzione sociale.
L’ operazione in atto per il rovesciamento della parola rivoluzionaria e la repressione conseguente fanno vedere che gli infami che si trovano in servizio del terrorismo statale hanno paura della gente che non si sottomette all’ingiustizia, alla diseguaglianza, lo sfruttamento. Dinanzi al operazione di propaganda e del terrorismo dello stato e dei padroni, ma anche dinanzi al tentativo di depolicitizzazione delle scelte avanzate, rispondiamo prima di tutto politicamente ed indipendentemente dal caso specifico. Questo lo dobbiamo -fra l’ altro- a tutti quelli e quelle che hanno dato la loro vita, sono stati imprigionati, hanno lottato durante tutti questi anni della guerra sociale e di classe. La lotta armata è una parte integrante del movimento radicale, della lotta pluriforme sociale e di classe, radicata nella nostra tradizione di lotta, e la difendiamo senza nessuna trattativa.
Dinanzi al mondo di atomizzazione e fatalismo, ci rivendiciamo la lotta con tutti i mezzi. Raffroziamo l’uno ad altra, difendiamo i nostr* compagn*. Giu le mani dall’ ambiente famigliare e d’ amicizia, nessuno e nessuna non sara lasciato solo e sola dinanzi all’ avanzata repressiva dello stato e del capitale. Dinanzi alla manovre dell’antiterrorismo e del canibalismo dei media, la nostra solidarietà va a costruire un mur di protezione per le compagn* imprigionat*, e contro qualunque accusa da qua in poi. La repressione non ci
terrorizza e senza nessun dubbio, ci schieriamo al loro fianco.
GIU’ LE MANI DALLA COMPAGNA ANARCHICA MARIANNA
KYRIAKOS KSYMITIRIS UNO DI NOI, PER SEMPRE INSIEME A NOI NELLE STRADE DEL FUOCO
LIBERTA’ PER IL COMPAGNO DIMITRIS E LA COMPAGNA ANARCHICA DIMITRA.
Assemblea di solidarietà con detenuti, latitanti ed accusati uomini e donne in lotta

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13/14 novembre: presentazione “La rivoluzione palestinese del 7 ottobre”

Con l’autore Filippo Kalomenidis presentiamo “La rivoluzione palestinese del 7 ottobre”  PGreco Edizioni- 2024

…..Questo libro parla di Palestina, ma è anche il racconto di un’avventura nella zona ferale dell’Occidente, seguendo l’ombra indelebile che il 7 ottobre ha gettao sulla civiltà capitalistica, liberale e democratica….

13 NOVEMBRE ORE 16 UNIVERSITA’ STATALE Via Festa del Perdono 7

14 NOVEMBRE ORE 21 ARCHIVE Via Arquà 15

organizzato da:
Giovani Palestinesi Milano
Panetteria Occupata
Gruppo Studio – Intifada Studentesca

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9 novembre: Assemblea pubblica “Autonomia differenziata – verso l’estinzione della sanità pubblica”

AUTONOMIA DIFFERENZIATA
VERSO L’ESTINZIONE DELLA SANITA’ PUBBLICA; UN VANTAGGIO SOLO PER I PRIVATI!
ASSEMBLEA PUBBLICA ORGANIZZATA DALLA “RETE TANTA SALUTE A TUTTI!”
presso la Biblioteca Lambrate di Via Valvassore Peroni 56
SABATO 9 NOVEMBRE ORE 15:30
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Fermiamo il DDL 1660 – alcuni materiali utili

Pubblichiamo due materiali utili per la continuazione della mobilitazione per fermare il Disegno di legge DDL 1660. questi materiali, insieme ad altri, rientrano nella campagna e nel lavoro delle diverse realtà che hanno aderito alla Rete Liber* di lottare – Fermiamo insieme il DDL 1660. Strumenti per dare forza alla lotta contro la deriva autoritaria e contro i processi di guerra in atto.

Un dossier prodotto dal C.O.R.E. Comitato romano contro carcere e repressione che dall’analisi del contesto generale in cui si inserisce l’azione legislativa del Governo italiano con la quale attraverso il DDL 1660 svolge un azione di repressione preventiva con “il tentativo di bandire e sterilizzare il conflitto e di creare un’ipoteca sulla praticabilità delle lotte sociali” analizza e contestualizza i singoli articoli del Decreto. Questo dossier vuole essere uno stimolo allo studio e alla comprensione di ciò che i governi stanno preparando per il fronte interno della guerra imperialista.

DDL_1660 – Una legge liberticida

Un fumetto “Alcuni appunti che ho preso sul…DDL 1660” con testi e disegni di Elena Mistrello utilizzando gli appunti presi a “Deliri di legge” incontro organizzato da FOA Boccaccio e Rete lotte sociali Monza e Brianza con la presenza di Eugenio Losco e Antonio Mazzeo.

appunti sul DDL1660

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