16 dicembre: corteo La resistenza non si arresta

CORTEO | LA RESISTENZA NON SI ARRESTA

LIBERTÀ PER ANAN, ALI, MANSOUR, MOHAMED SHAHIN, AHMAD SALEM E TAREK

PIAZZALE GABRIO ROSA, MILANO

MARTEDÌ 16 DICEMBRE 18:30

In vista dell’udienza finale del processo nei confronti di Anan, Ali e Masour, che si terrà il 19 dicembre al tribunale dell’Aquila, rispondiamo alla chiamata alla mobilitazione da parte del comitato @free_anan scendendo in piazza a Milano per chiedere la liberazione immediata di Anan, Ali e Mansour, e di tutti i prigionieri dello stato per il loro sostegno alla causa palestinese: Mohamed Shahin, Ahmad Salem e Tarek Dridi.

Da due anni Anan Yaeesh si trova nelle carceri italiane su richiesta dell’entità sionista e, con Ali Irar e Mansour Doghmosh, sta subendo un processo che mostra ancora una volta la totale complicità dello stato italiano nel genocidio in corso e nella criminalizzazione della legittima resistenza palestinese. Nella scorsa udienza l’accusa ha chiesto 12 anni di carcere per Anan, 9 per Ali e 7 per Mansour.

Tarek Dridi si trova nel carcere di Regina Coeli per aver partecipato alla manifestazione del 5 ottobre dell’anno scorso ed è stato condannato a 4 anni e 8 mesi con rito abbreviato il 14 aprile.

Ahmad Salem, attualmente nel carcere di Rossano Calabro, è accusato di “terrorismo della parola” solamente per aver pubblicato un video in cui esortava i palestinesi e gli arabi in Cisgiordania e in Libano ad agire per Gaza.

Mohamed Shahin è stato rinchiuso questo novembre nel CPR di Caltanissetta. Oltre alla revoca del permesso di soggiorno, il Ministero dell’Interno ha imposto su di lui un decreto di espulsione che comporta il rischio di essere deportato in Egitto, dove l’Imam di Torino è noto come dissidente del regime collaborazionista di Al-Sisi.

I prigionieri politici sono in prima linea nella lotta al sionismo e all’imperialismo, ed è nostro dovere sostenerli. In un’Italia che criminalizza la Resistenza e mira a dividere e demoralizzare, l’unica risposta possibile è la lotta e la costituzione di un fronte unito contro la repressione.

🔻CONTRO LA REPRESSIONE E LA CRIMINALIZZAZIONE DELLA RESISTENZA

🔻SCENDIAMO TUTT* ALL’AQUILA IL 19 DICEMBRE

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