Nell’anniversario delle liberazione dal nazi-fascismo continuiamo la mobilitazione al fianco della Resistenza Palestinese e dei popoli che ancora lottano contro il colonialismo e le guerre imperialiste. Sosteniamo il fronte di Resistenza bloccando la guerra qui nei paesi dove si produce e organizziamoci insieme contro la crisi ed un sistema sempre più autoritario e repressivo. Facciamo nostro l’appello delle organizzazioni palestinesi scendendo in strada il 25 aprile. La Resistenza continua.
IL 25 APRILE SCENDIAMO IN PIAZZA PER LA PALESTINA ORE 12:00 | CONCENTRAMENTO A PALESTRO (M1) Il 25 aprile è una giornata che deve appartenere al popolo, alla memoria della Resistenza, a chi ancora oggi si batte contro l’oppressione, l’occupazione e l’imperialismo. Per questo scenderemo in piazza a Milano, a fianco dei partigiani e nel solco della lotta che loro hanno tracciato. Ma oggi più che mai, riteniamo inaccettabile che nel corteo antifascista trovino spazio anche figure e gruppi che rappresentano il sionismo, il colonialismo e la guerra. Non può esserci spazio, in una giornata come questa, per chi sostiene l’oppressione del popolo palestinese, per chi legittima bombardamenti, genocidio e occupazione. Non può esserci spazio per i guerrafondai, per chi usa la parola “Resistenza” solo quando fa comodo e la calpesta ogni giorno nella realtà. È inaccettabile che mentre in piazza si parla di libertà e giustizia, un partigiano palestinese come Anan Yaeesh sia detenuto da oltre un anno nel carcere di Terni, sotto processo da parte dello Stato italiano per aver partecipato alla Resistenza di Tulkarem, in Cisgiordania, territorio occupato militarmente dall’entità sionista dal 1967. Questo è il paradosso di un antifascismo a senso unico, che dimentica chi oggi vive sulla propria pelle la stessa lotta di liberazione che l’Italia ha vissuto 80 anni fa. Per noi, oggi, la resistenza palestinese è l’erede e l’incarnazione più autentica dello spirito partigiano. Il nostro è un popolo che si batte da decenni per la propria libertà, contro l’occupazione militare, contro il colonialismo sionista, contro la pulizia etnica. Come i partigiani italiani combatterono contro il nazifascismo, oggi i palestinesi combattono contro un’oppressione che ha nomi, alleati e armi ben riconoscibili. È tempo di restituire al 25 aprile il suo significato politico, radicale, popolare. Per questo rivendichiamo con forza di aprire il corteo, insieme ai partigiani e a chi porta avanti oggi la loro memoria. La nostra presenza alla testa del corteo non è una richiesta simbolica, ma una presa di posizione politica precisa: vogliamo e dobbiamo stare davanti, come espressione viva e attuale della Resistenza, perché quella lotta non è finita e oggi continua anche in Palestina. Qualsiasi altra collocazione sarebbe un tentativo di silenziare il senso vero di questa giornata. INVITIAMO TUTTE E TUTTI AL CONCENTRAMENTO ALLE ORE 12:00 A PALESTRO (M1)Chiediamo a tutti gli antifascisti, gli antisionisti e ai solidali con la lotta del nostro popolo di portare con sè bandiere palestinesi, kufiye, cartelli, striscioni e simboli della Resistenza palestinese. Facciamo sentire forte la voce dell’antifascismo vero, che non si piega ai diktat della politica istituzionale e non accetta di vedere la memoria della Resistenza svuotata e cooptata per fini di parte. IL 25 APRILE NON È UNA RICORRENZA ORA E OVUNQUE RESISTENZA! DALL’ITALIA ALLA PALESTINA LA GUERRA SI FERMA CON LA RESISTENZA
Giovani Palestinesi d’Italia Unione Democratica Arabo Palestinese Comunità Palestinese della Lombardia
