18 ottobre: Sciopero Generale NO DDL 1660 NO DDL LAVORO

Con la resistenza palestinese contro i governi guerrafondai
Il Parlamento sta per approvare una proposta di legge del governo Meloni che stabilisce pene pesanti e carcere per chi organizza o fa picchetti, per chi prende parte a manifestazioni contro la guerra, le basi militari, le “grandi opere”, i disastri ecologici, per chi per bisogno occupa case sfitte, per chi protesta nei centri per immigrati o nelle carceri contro condizioni insopportabili, perfino per chi ha in casa scritti che il governo considera “terroristi” – una legge da stato di polizia.
Questa legge-manganello serve al governo e allo stato per mettere a tacere chiunque si opponga all’economia di guerra, che sta spostando sempre più risorse dai salari e dalla spesa sociale e sanitaria alle enormi spese per le guerre in corso (Ucraina, Palestina) in cui l’Italia, con la NATO e l’Unione europea, è implicata, e per la preparazione di nuove guerre, fino a Taiwan.
Crisi e guerra, sono i due pilastri principali su cui reggono le manovre in atto. Appare
evidente come queste pesanti politiche antiproletarie, acutizzeranno ulteriormente le
contraddizioni sociali e come sia una questione di sopravvivenza per gli Stati e il capitale evitare che sfocino in risposte conflittuali da parte della classe, difficili da controllare e gestire. La necessità di avere una società pacificata diventa quindi un imperativo.
Per fermare questa corsa all’instaurazione di uno stato di polizia e ad una nuova guerra mondiale, dobbiamo mobilitarci nelle piazze, nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle università. Il nostro nemico è a casa nostra! Per questo abbiamo costituito
nei mesi scorsi la Rete Liberi/e di lottare contro il decreto-sicurezza, e proposto ai
sindacati di base uno sciopero generale per far sentire forte la voce dei lavoratori.
Il Si.Cobas e, nel trasporto locale, Al-Cobas, hanno raccolto questa richiesta proclamando lo sciopero generale dei settori pubblico e privato per venerdì 18 ottobre, come risposta anche all’esplicito attacco fatto in Parlamento da Piantedosi contro il sindacato Si.Cobas, reo di aver, con picchetti e scioperi, organizzato le migliaia di lavoratori prevalentemente immigrati contro il super-sfruttamento nella logistica.
Facciamo tutto il possibile perché si rompano i muri che dividono la classe lavoratrice, e tutti i settori di classe e i movimenti confluiscano in un solo fronte di lotta contro il governo, i padroni, la legge-manganello, le guerre e l’economia di guerra; per imporre il ritiro dei decreti-sicurezza, Valditara e “lavoro”; per porre fine al genocidio in Palestina; per il rinnovo dei contratti di lavoro con forti aumenti salariali e la riduzione dell’orario di lavoro; per il taglio drastico delle spese belliche e l’incremento massiccio delle spese per sanità, istruzione, disoccupazione, prevenzione dei disastri ambientali, pensioni; per bruciare i diktat anti-operai di Stellantis.
Come Rete Liberi/e di lottare contro il DDL sicurezza di Milano vi invitiamo
VENERDÌ 18 OTTOBRE, SCIOPERO GENERALE, contro il
DDL 1660, DDL lavoro e lo stato di polizia.
A sostegno e per rafforzare le iniziative di lotta che il Si.Cobas con i lavoratori
organizzeranno nei luoghi di lavoro, Presidio con corteo, in piazzale Accursio (MI), ore 13, contro la CABI Cattaneo che arma Israele e l’industria della guerra.
C.a.b.i. Cattaneo un’azienda nazionale leader nella progettazione, sviluppo e
fornitura di mezzi subacquei per le forze speciali della marina militare con rapporti
consolidati con la marina israeliana di cui ha contribuito anche alla costituzione.
La complicità è lunga, storica e documentata: ricordiamo i siluri a lunga o a lenta
corsa (i maiali) usati per la prima volta nel ‘48 dall’entità sionista per rompere
l’accerchiamento egiziano nel porto di Gaza.
Il fondatore Giustino Cattaneo progettò i Mas (Motobarca armata svan, poi Motoscafo anti sommergibile) che vennero commissionati dalla Regia Marina per far fronte alla flotta austro-ungarica. Inoltre, CABI ha dato la sua “entusiasta adesione al progetto” di un libro in più volumi dedicato agli “eroici assaltatori della Decima Flottiglia Mas della Regia Marina” che l’11 settembre, in seguito all’armistizio del ’43, si dichiararono alleati della Germania nazista e si attivarono anche contro la resistenza dei partigiani italiani. Capriotti della Decima Mas e un suo collega di CABI
Cattaneo addestrarono gli operatori della Tredicesima Flottiglia Commando di
Israele fin dalla sua fondazione e nel ’48 i siluri a lunga o a lenta corsa (i maiali)
progettati da CABI furono usati dalla neonata entità sionista per rompere
l’accerchiamento egiziano nel porto di Gaza.
Gli accordi commerciali e di ricerca insieme alla presenza delle navi della marina militare italiana nel Mar Rosso manifestano chiaramente la volontà del governo di continuare a essere complice del genocidio del popolo palestinese e del massacro di altri popoli per lo sfruttamento delle risorse e l’egemonia politico-militare nella logica imperialista, coloniale e capitalista dell’Occidente, con Stati Uniti ed Europa in prima fila.
In tempi recentissimi, da agosto 2023, CABI ha stretto un’alleanza con Fincantieri e
il 12 dicembre 2023 ha presentato con Leonardo al Polo Nazionale della Dimensione
Subacquea di La Spezia un mezzo declassificato per l’utilizzo di mini siluri nei raid da
parte della marina militare statunitense e israeliana.
La lotta contro l’occupazione in Palestina è per la liberazione dal colonialismo, massima espressione del capitalismo, in cui la classe lavoratrice salariata è sottoposta a condizioni di vita sempre più degradanti; è per la liberazione, lì come da noi, dallo sfruttamento e dall’oppressione sistemica su terra, corpi e spazi.
Rete Liberi/e di lottare – Fermiamo il DDL 1660 –
fermiamoidecretisicurezza@gmail.com

 

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