Partecipiamo Lunedì 20 febbraio, ore 18 – davanti al CPA di via Mozart, 28 a Cologno Monzese all’assemblea pubblica per difendere le famigli che abitano presso il CPA e per trovare insieme la soluzione per avere una casa dove vivere.
NON SI PUÒ BUTTARE FUORI CASA LE PERSONE
SENZA UN’ALTERNATIVA ABITATIVA
Assemblea pubblica Lunedì 20 febbraio, ore 18 – davanti al CPA di via Mozart, 28 a Cologno
Diverse famiglie abitanti presso il Centro di Prima Accoglienza in via Mozart 28 a Cologno, gestito dalla cooperativa Creare Primavera, da tempo stanno denunciando i continui tentativi di intimidazione volti a cacciarle dal centro senza alcuna alternativa abitativa.
Si tratta in maggioranza di famiglie con figli minori provenienti da Vimodrone, Parabiago, Bussero, Agrate, Gorgonzola, Cologno assegnate a tale struttura a seguito di procedure esecutive di sfratto avvenute in tali comuni.
Di seguito alcuni dei casi avvenuti in questi ultimi periodi.
Una donna africana, con una ragazza di 14 anni, è stata buttata fuori, le hanno messo i vestiti fuori sotto la pioggia, ha chiamato i carabinieri per trovare una sistemazione ma niente, è venuto il proprietario del posto e le ha detto che l’avrebbe denunciata se non fosse andata via subito.
Una ragazza marocchina, con 2 bambini e il marito con problemi per i documenti, è stata minacciata dall’assistente sociale perché le diceva che se non avesse lasciato questo uomo le avrebbero preso i figli, le avevano bloccato anche il Reddito di Cittadinanza.
Una signora italiana con 4 figli di cui uno disabile ha vissuto al centro per 3 anni, è stata portata con forza al centro di seconda accoglienza in una casa piccola 40 mq e paga 330 euro mensili.
Una signora marocchina con 2 figli, quando hanno saputo che lei era incinta da 5 mesi l’hanno buttata fuori.
Qualche mese fa c’era una famiglia pakistana con 4 figli e con la moglie incinta. Sono rimasti solo 3 mesi perché erano stati minacciati dall’assistente sociale che se non fossero andati via, avrebbero preso i figli insieme alla madre.
Una famiglia egiziana con un 2 figli, monolocale, dormono tutti insieme, lei è malata e sono stati qua per 3 anni, è stata portata in seconda accoglienza per poi essere buttata fuori e mandata da privati.
Ci sono molte persone uscite per gli stessi motivi, la cooperativa Creare Primavera ha accordi con vari comuni ma sopratutto con quello di Cologno Monzese; il contratto dura solo 6 mesi e ogni volta cercano di intimidirti per farti uscire. La struttura non è neanche tenuta bene, ci sono insetti, addirittura topi.
Attualmente, fra gli altri, c’è una donna egiziana con 4 figli, tra cui la prima ha soli 9 anni e l’ultimo ne ha 2, la casa è piccola, piena di muffa e l’appartamento si trova vicino a delle scale e infatti il bambino cade ogni volta.
Una famiglia marocchina, 2 figli, tra cui uno maggiorenne studente e quest’ultimo intimidito molte volte a lasciare gli studi per andare a lavorare. Una famiglia peruviana, con due figli minori, dovranno uscire marzo ma non hanno alcuna alternativa abitativa.
Una famiglia palestinese con 2 figli a carico reduce da un recente sfratto ad Agrate è stata pressata a lasciare il centro, dopo 1 mese di permanenza e un rinnovo di un altro mese, con l’ausilio di diverse pattuglie di carabinieri ma per il momento sono riuscite a restare.
Una donna africana con 4 figli che dovrebbe lasciare il centro a marzo.
Questa situazione è il risultato della legge regionale del 2016 che toglie punti agli sfrattati nella graduatoria per l’assegnazione delle case popolari e della riduzione del numero di alloggi assegnati a canone sociale
Invitiamo tutti/e a partecipare all’assemblea di lunedì per trovare soluzioni abitative per le famiglie abitanti nel centro che non siano quelle prospettate fin’ora ovvero dormire in macchina o in mezzoalla strada.
Abitanti del CPA di via Mozart, 28, Rete dei comitati per la casa, Ci siamo – rete solidale