28 ottobre: ricordiamo Sabra e Shatila

VENERDÌ 28 OTTOBRE all’ANPI CRESCENZAGO dalle ORE 20,30

a 40 anni dalla strage di Sabra e Shatila, proiezione del film-doc “Massaker” dei registi Lokman Slim and Monika Borgmann (2004). 

Parteciperà e racconterà del suo viaggio un compagno di recente tornato da Sabra e Chatila.

È un importante documento sul massacro di Sabra e Shatila, eccidio compiuto dalle Falangi libanesi e dall’Esercito del Libano del Sud, con la complicità di quello israeliano, che costò la vita a circa 3000 palestinesi. La strage avvenne fra le 6 del mattino del 16 e le 8 del 18 settembre 1982 – precisamente 40 anni fa – nel quartiere di Sabra e nel campo profughi di Shatila, entrambi alla periferia ovest di Beirut. La strage scosse il mondo intero, scatenando indignazione e proteste. Tuttavia gli assassini restarono impuniti.

Massaker riesce oggi a restituire il ritratto psico-politico di sei degli autori di uno dei casi più gravi di pulizia etnica in Medio Oriente. Il film documentario esplora il fenomeno della violenza collettiva indagando le inclinazioni mentali degli assassini, e mostrando come un preciso ambiente politico abbia nutrito la loro violenza e continuato a proteggerli tanto dalla giustizia penale quanto dall’umano sentimento del rimorso.

Purtroppo 40 anni non sono serviti a migliore la situazione. I palestinesi continuano a morire, dimenticati dai media. Ricordiamo che solo recentemente lo Stato sionista con un’indagine di Amnesty International è stato proclamato “Stato di apartheid” e che le “Nuove norme per gli stranieri in Cisgiordania” recentemente emanate, aggravano ulteriormente la politica di repressione razziale nei confronti del popolo palestinese. Lo Stato sionista, mentre con una mano reprimere ed emargina, con l’altra tenta di salvare la sua immagine davanti all’opinione pubblica italiana, per esempio attraverso manifestazioni sportive (“amichevole” della Roma a Tel Aviv a luglio), o collaborazioni italo-israeliane in campo scientifico, ingegneristico e militare.

L’ipocrisia viene ricambiata quando, per esempio, forze politiche italiane propongono di dare nomi sionisti a luoghi pubblici. A Milano il capogruppo di Forza Italia ha consegnato una mozione con la quale chiede al Consiglio milanese di intitolare il ponte di Crescenzago (quello della Madonna della Liberazione dal nazifascismo) al sionista Ben Gurion. Ricordiamo che costui fu uno dei fondatori dell’autoproclamato Stato di Israele e sostenne, pianificò e attuò a suon di bombe la cacciata dei palestinesi dalle loro terre. Se dopo 73 anni il popolo palestinese continua a resistere, noi abbiamo il compito di ricordare bene i fatti e di sostenere chi lotta per la libertà dal colonialismo sionista e da ogni forma di oppressione.

L’iniziativa di venerdì 28 ottobre è promossa in collaborazione con Anpi Crescenzago (Piazza Costantino-MI)

CAMPAGNA per il NO AL PONTE BEN GURION

منشور عرض فيلم المجزرة

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