UCRAINA – UN’ANALISI DI CLASSE

Riproponiamo il testo “Ucraina – Un’analisi di classe” edito nel Giugno 2015 dal Collettivo “Odessa 2 Maggio”. Un lavoro collettivo che aveva provato a leggere secondo un’ottica di classe e anticapitalista lo scontro in atto in Ucraina e in Donbass. L’analisi e le riflessioni di allora sono uno strumento ancora attuale per aiutare a comprende quello che oggi sta avvenendo.

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UCRAINA – Un’analisi di classe

Questo approfondimento non vuole essere il semplice tentativo di “fotografare” gli eventi che si stanno susseguendo in Ucraina, ma uno sforzo collettivo finalizzato alla comprensione degli interessi in gioco e degli attori protagonisti di questo conflitto.

Ogni ragionamento non poteva non tenere conto della lettura prevalente degli avvenimenti, tutta tesa a pilotare le fonti d’ informazione per impedire la conoscenza reale dei fatti.

Con la messa in scena di spettacoli falsi, si capovolge la realtà: l’aggressore si difende, attraverso le “guerre preventive”, dall’aggredito; gli interessi reali dell’imperialismo si celano, dietro il sostegno esterno alle borghesie locali ad esso legate, attraverso il compimento di “rivoluzioni popolari democratiche”, nell’est Europa come nel sud del mediterraneo, al fine di mantenere l’ordine economico vigente e impedire sul nascere l’insorgenza di una critica allargata agli assetti di potere di questa società, ossia i rapporti di produzione e proprietà.

Attraverso uno sguardo che non vuole essere “specialistico” si è tentato di cogliere la complessità della realtà e un metodo conseguente; di dare una lettura che tenga conto sia delle contraddizioni esistenti sia della continuità che, per certi versi, lega le esperienze di lotta e resistenza attuali con il patrimonio del movimento comunista internazionale e un metodo che unisca all’analisi un lavoro pratico.

L’obiettivo che ci siamo posti non è esprimere “solidarietà” a questo o a quel movimento, né inseguire gli eventi di volta in volta, tanto meno sviluppare una occasionale e disorganica “controinformazione”, ma darsi un’opportunità per iniziare a impostare un lavoro organico e continuativo, in grado di sviluppare un processo di accumulazione di sapere e di esperienza.

Un lavoro di apprendimento e d’inchiesta… un lavoro di ricerca aperta, a partire dalle discriminanti generali, quali l’antimperialismo e l’anticapitalismo, orientato però a ricostruire una visione strategica e una rete di relazioni, basate sul dibattito e sulla prassi comune…

Al fianco di tutte quelle esperienze che lottano, che resistono ed intendono l’internazionalismo non come un enunciato ma come una “necessità vitale”.

Collettivo “Odessa 2 Maggio” – Giugno 2015

(dalla 4a di copertina)

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