Pubblichiamo il primo numero del Bollettino sulla salute, frutto del lavoro coordinato di diverse realtà milanesi e di Sesto San Giovanni attive su queste tematiche. Anche alla Panetteria Occupata è aperto lo sportello sanità tutti i martedi dalle 17 alle 19.
T A N T A S A L U T E A T U T T I
Da oltre un ventennio, con le varie riforme della Sanità a partire dal 1997, “era Formigoni” e in perfetta continuità d’intenti e obiettivi, la salute e la malattia diventano progressivamente forme diprofitto, sia per quanto riguarda la cura che la prevenzione. Abbiamo visto altrettanto forti risorse economiche e di personale investito nella sanità privata. Con il nuovo P.N.R.R. e la riforma regionale approvata, questo processo si va a delineare in modo strutturale a favore del privato, smentendo il piano ipocrita che, nel momento più acuto della pandemia, prometteva assunzioni di personale sanitario e un ritorno agli investimenti nella sanità pubblica.
SUCCEDE IL CONTRARIO!
È necessario comprendere il processo in atto perché la narrazione ufficiale è quella della libera scelta del cittadino rispetto all’erogatore del servizio, o che il pubblico non è abbastanza efficiente, quando in realtà il depotenziamento del Servizio sanitario pubblico è funzionale all’espandersi del mercato sanitario privato. Ci rendiamo conto che la sanità è all’interno di un quadro più generale di riorganizzazione del mercato del lavoro, di liberalizzazioni che propagandano un apparente miglioramento dei servizi, ma che in realtà hanno progressivamente aumentato il costo della vita a fronte di salari sempre più bassi e incerti. Certezze e retribuzioni che aumentano invece per le cariche dirigenziali e amministrative sempre più numerose all’interno delle strutture sanitarie sia pubbliche che private. La nostra idea di salute non è legata solo all’assenza di una malattia, ma comprende anche tutti quei fattori che influenzano il nostro essere, sia in senso positivo permettendoci uno stato di benessere o negativo creando le precondizioni per lo sviluppo della malattia. Abitazioni inadeguate, ritmi di lavoro stressanti, servizi che dovrebbero supportare le donne lavoratrici che non esistono, se non in forma privata e con costi esorbitanti, i rincari continui di beni di prima necessità, di luce, gas, la nocività ambientale e gli infortuni nei luoghi di lavoro. Di fronte a tutto questo è nata l’idea di coordinarci fra realtà che da tempo si occupano di salute e sanità, con la volontà di costruire iniziative comuni a livello metropolitano e di creare uno strumento comunicativo “il bollettino” che veicolerà riflessioni, informazioni, appuntamenti, trasformazioni in atto e quanto saremo in grado di cogliere e valorizzare sul piano delle lotte e delle rivendicazioni. Un contributo concreto e aperto per inceppare questo meccanismo disumanizzante che risponde ormai solo a logiche del profitto e non più alla vita e alla salute delle persone. È solo con l’impegno diretto, con la forza delle lotte che possiamo trasformare questa realtà, come molti lavoratori stanno dimostrando, senza deleghe o fiducia nelle istituzioni, le stesse che hanno ideato e generato questa mercificazione della salute.