APERTURA DA MARTEDI 9 GIUGNO 2020
Punto d’incontro per il mutuo soccorso solidale
Riprendiamoci la vita contro chi la uccide
Durante questo periodo di pandemia vediamo che una serie di processi, in atto da molti anni, hanno avuto un’accelerazione.
- Licenziamenti, aumento dello sfruttamento, attacco al diritto di sciopero. La cassa integrazione aperta per l’emergenza Covid riguarda quasi 6 milioni e mezzo di lavoratori in Italia che oltre a non aver ancora ricevuto il versamento di aprile rischiano di non tornare più al lavoro. Chi continua a lavorare è costretto a ritmi di lavoro più intensi, all’aumento della giornata lavorativa e non può nemmeno scioperare.
- Chiusure dei piccoli esercizi produttivi e commerciali. Molti verranno assorbiti dalla rete della grande distribuzione organizzata e dal commercio on-line (Amazon) aumentando a dismisura il loro potere di determinare prezzi e condizioni di lavoro su tutta la filiera: braccianti agricoli, lavoratori della logistica e del commercio.
- Privatizzazione della sanità. Negli ospedali pubblici San Paolo e San Carlo, che già prima della pandemia erano in via di chiusura, diversi reparti vengono destinati all’emergenza Covid scaricando così i servizi non remunerativi. Intanto si vorrebbe privatizzare l’ospedale di Casalpusterlengo e si smantella il presidio di terapia intensiva al Portello di Milano.
- Aumento della povertà. Che vuol dire anzitutto non riuscire a fare la spesa né a pagare l’affitto o il mutuo della casa. Gli aiuti governativi, se e quando arrivano, non bastano, il blocco degli sfratti è solo temporaneo e i finanziamenti finiranno in tasca alle banche per non farle fallire. Dalle banche viene data una pioggia di soldi solo ai grandi potentati, per non parlare di FCA (Fiat-Chrysler) che chiede 6,3 miliardi di euro ai cittadini italiani.
- Disinvestimento nella Scuola. L’utilizzo delle nuove tecnologie spacciate come innovativa didattica a distanza non fanno altro che aumentare le diseguaglianze economiche e culturali: a causa delle differenti possibilità degli strumenti e capacità di gestione della didattica sulle spalle, prevalentemente, delle donne. Non tutti posseggono computer a casa e se c’è deve essere suddiviso tra i componenti della famiglia. La gestione di tipo didattico viene presa in totale carico dalle famiglie e soprattutto dalle donne che si trovano, da sole, a sostenere un enorme carico di lavoro.
Di fronte a questo scenario è necessario organizzare delle reti territoriali di mutuo sostegno a difesa delle condizioni di vita e di lavoro. Ci rendiamo disponibili a questo progetto aprendo la nostra sede per condividere problemi e per cominciare a trovare insieme le soluzioni.
Martedì, dalle 16:00 alle 19:00
Il primo e l’ultimo sabato del mese, dalle 15:00 alle 18:00
Panetteria Occupata, via Conte Rosso, 20 (MM Lambrate) – Milano