Un sasso per Laylac
VENERDI 22 NOVEMBRE DALLE ORE 20 ALLA PANETTERIA OCCUPATA
– CENA IN BENEFIT AL FONDO DI VIAGGIO
– DISCUSSIONE E APPROFONDIMENTO CON UN COMPAGNO CRESCIUTO NEL CAMPO DI DEISHEH
– PROIEZIONI TRATTI DAL “NAZRA” PALESTINE SHORT FILM FESTIVAL 2018
“Un sasso per laylac” è un progetto nato quest’inverno in collaborazione con diverse realtà milanesi, e il centro giovani “Laylac” presente nel campo profughi di Deisheh, a Betlemme.
L’intento è quello di raccogliere i fondi necessari per finanziare un viaggio dalla Palestina in Italia ad alcuni giovani e volontari di Laylac, con i quali lo scorso inverno è stata realizzata una canzone dedicata alla resistenza palestinese e alla memoria di Hafiz(https://www.youtube.com/watch?v=ar0-2bLa5kc), un fratello, rapper e compagno per molti di noi, la cui memoria è intrinseca e indissolubilmente legata alla causa palestinese.
Le finalità di questo viaggio sono sviluppare la possibilità di portare questi ragazzi qui in Italia per condividere la loro quotidianità nel campo di Deisheh, e supportare Laylac nella costruzione di legami internazionali con realtà e spazi autonomi/e, ideando un programma del viaggio di natura politica, che gli permetta di entrare in contatto con realtà di lotta e di auto-organizzazione, attraverso iniziative ed eventi che abbiano come scopo promuovere e raccontare le attività e il lavoro che Laylac svolge in ambito territoriale.
Laylac è un’associazione di attivisti che porta avanti un lavoro politico e sociale molto importante, con la fascia giovanile di Deisheh e non solo, promuovendo iniziative e progetti incentrati nell’intento di preservare la cultura palestinese e tenere vivi nelle nuove generazioni il concetto di diritto al ritorno nelle proprie terre e le pratiche di resistenza territoriale e quotidiana indispensabili nel contesto repressivo e di apartheid presente in Palestina.
Nel corso degli anni Laylac ha sviluppato diverse collaborazioni con volontari e realtà internazionali sensibili alla causa palestinese, supportando e costruendo assieme diversi progetti in maniera condivisa, e portando questi ultimi ad attraversare la realtà del campo, rendendoli coscienti dell’attuale condizione del popolo palestinese, al fine di poter riportare nei propri paesi delle testimonianze dirette, necessarie per far fronte alla distorsione mediatica della realtà dei fatti.
Deisheh, come la maggiorparte dei campi profughi palestinesi, ha una percentuale altissima di giovani nella popolazione; da sempre sono stati la fascia maggiormente colpita dalla violenza strategica e dagli arresti per detenzione amministrativa da parte dell’esercito israeliano, in quanto essi rappresentano il futuro della comunità e le nuove generazioni che dovranno portare sulle spalle il peso di 70 anni di occupazione.