Anche quest’anno, in concomitanza con la ripresa delle esercitazioni militari in Sardegna, il movimento che lotta e si oppone alla presenza militare, contro le basi e la militarizzazione, contro la guerra, si prepara ad organizzare per il 28 APRILE un corteo al PISQ (Poligono Interforze del Salto di Quirra).
Il Poligono di Quirra oltre ad essere la palestra di tanti eserciti, è anche luogo di sperimentazione per i colossi dell’industria bellica, a partire dall’italianissima Finmeccanica, che da anni è ospite fissa del poligono e di altre industrie come la Piaggio Aerospace e l’Alenia.
L’Italia è in prima fila, come parte integrante sia dell’Unione Europea che della NATO, nella partecipazione alla guerra imperialista che mai come in questo momento si manifesta con tutte le sue conseguenze negative sul piano sociale ed economico nel nostro paese.
Guerra imperialista significa adesione al progetto di un nuovo colonialismo e ad una nuova spartizione del mondo per la conquista di nuovi mercati, appropriazione di risorse energetiche, imposizione dell’ordine capitalistico, che si traduce ‑ al tempo stesso ‑ per milioni di persone, in distruzione, miseria sociale ed ambientale.
Negli stessi paesi promotori della guerra, il militarismo si avvale del sostegno dell’apparato industriale militare e di una gestione autoritaria della crisi attraverso una presenza militare ‑ sempre più visibile ‑ nei territori a garanzia di controllo e deterrente dei conflitti sociali e dei flussi migratori (generati dall’impoverimento di intere aree e dalle guerre in corso) che le politiche, di attacco alle condizioni di vita dei lavoratori, producono.
Anche l’apparato ideologico, attraverso la scuola e la formazione, diventa strumento da una parte di consenso e dall’altra di controllo. Stiamo assistendo – difatti ‑ ad un intervento sempre più organico ‑ all’interno degli atenei ‑ degli apparati sia militari che industriali sotto forma di corsi di studio e progetti legati a finalità belliche sia dal punto di vista produttivo che di formazione di figure, spacciate come civili, di intermediazione sociale nelle situazioni di conflitto. In questo senso a Milano l’Università Politecnico ha siglato un accordo con il colosso industriale della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza, Leonardo-Finmeccanica.
Il sostegno a quelle iniziative di lotta che indeboliscono il normale svolgersi delle politiche militari all’interno degli Stati dei principali promotori della guerra, USA ed UE, oltre che essere da sostegno alle Resistenze che combattono contro l’aggressione imperialista, rafforzano anche nei nostri territori quelle lotte per i bisogni concreti della popolazione, dal lavoro alla casa alla salute, e aprono spazi perché si sviluppi un fronte comune di lotta al razzismo e all’autoritarismo per una società liberata dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e sulla natura.
Anche per queste ragioni, nella stessa giornata del corteo in Sardegna al Poligono di Quirra, diventa significativo organizzare per il 28 APRILE anche nei nostri territori iniziative di informazione e di lotta contro la “guerra del capitale”.
Invitiamo tutti al confronto e alla partecipazione per cominciare a ridare voce e corpo in questa metropoli ad una opposizione alla guerra.