Chiara Claudio Mattia Nicolò liberi subito
E’ da più di vent’anni che si susseguono attacchi e sabotaggi contro l’Alta Velocità, una delle tante inutili opere che il sistema capitalistico vorrebbe imporre come conquista, quando in realtà risponde unicamente alla sua necessità di far circolare più velocemente merci e persone mercificate sempre più precarie, nella vita e sul posto di lavoro, ricattabili e private delle minime garanzie sociali.
È da più di vent’anni che lo Stato tenta di reprimere le pratiche di lotta che si oppongono all’Alta Velocità: la morte di Sole e Baleno, suicidati dallo stato, le perquisizioni, gli arresti, gli sgomberi, le carcerazioni preventive e il 17 dicembre 2014 la sentenza di primo grado che condanna a 3 anni e 6 mesi 4 compagni, Mattia, Chiara, Niccolò e Claudio, arrestati il 9 dicembre 2013, e che, sostenuti da un movimento eterogeneo e determinato, hanno fieramente rivendicato il danneggiamento di un compressore oltre che la partecipazione ad una lotta ventennale che si oppone ad un’idea devastante di mondo. Con questa sentenza decade l’accusa di terrorismo, anche grazie alla forte mobilitazione che ha sostenuto i compagni e che ha messo in evidenza l’inconsistenza del castello accusatorio, che, però, non dimentichiamo, ha portato ad una carcerazione preventiva in alta sorveglianza che dura da più di un anno. Altri tre compagni, Lucio, Graziano e Francesco, sono accusati di aver partecipato al sabotaggio e sono tuttora detenuti in custodia cautelare con misure che si fanno sempre più stringenti vista la recente formulazione, anche per loro, del reato di terrorismo, che, però, come abbiamo visto, si sta dimostrando inconsistente.
E’ da sempre che ci opponiamo a tutto questo, consapevoli che il miglior modo di essere solidali con i compagni soggetti alle repressione è quello di continuare a portare avanti le lotte nelle valli, nelle città, nei posti di lavoro, nelle scuole. Ovunque ci siano sfruttamento ed oppressione, proseguiamo per le nostre strade, solidali come sempre con i nostri compagni che lottano dentro e fuori dalle galere.
“Lascio agli entusiasti speculatori ad alta velocità il triste privilegio di non avere scrupolo della vita altrui, il culto della guerra, del comando e del profitto ad ogni costo. Noi ci teniamo stretti i valori della resistenza, della libertà, dell’amicizia e della condivisione e da questi cercheremo di trarre forza ovunque le conseguenze delle nostre scelte ci porteranno”. (Dichiarazione di Mattia all’udienza del 24/09/2014)
Con la Lotta Notav
Con Mattia, Chiara, Nicolò, Claudio, Lucio, Graziano, Francesco
Si parte e si torna insieme!
Ora e sempre Resistenza
I Compagni e le Compagne della Panetteria Occupata