pubblichiamo il testo del volantino distribuito oggi Sabato 6 dicembre al Mercato di Via Valvassore Peroni dal “Comitato di lotta per la casa Lambrate”
LA CASA E’ UN DIRITTO
LA GUERRA TRA POVERI, CON LA QUALE SI METTONO IN CONTRAPPOSIZIONE I DIRITTI DEGLI “ITALIANI” E QUELLI DEGLI “IMMIGRATI”, FA SOLTANTO IL GIOCO DI PADRONI, PALAZZINARI E SPECULATORI!
Soltanto nella città di Milano, ci sono attualmente più di 80 000 alloggi di edilizia privata vuoti, ai quali si aggiungono 8000 case di gestione dell’Aler e 3000 del Comune, anch’esse vuote e senza un assegnatario, nonostante le richieste per le case popolari siano sempre più in aumento.
Sono numeri che fanno impressione, e, nonostante questo, c’è chi ancora si azzarda a dire che il problema sono gli immigrati, a cui vengono date le case, mentre le famiglie italiane, sul lastrico, vengono sfrattate e lasciate in mezzo alla strada. Lega Nord, fascisti di ogni risma, (come Casa Pound, presente in questo mercato proprio sabato scorso), e perfino L’Aler, cercano di far passare dentro ai quartieri popolari questa contrapposizione, utile solo a creare spaccature e conflitti tra gli abitanti.
LA STRATEGIA E’ CHIARA: NEI QUARTIERI DOVE FAMIGLIE ITALIANE E IMMIGRATE SI UNISCONO E SI ORGANIZZANO ASSIEME, NEI COMITATI, E’ POSSIBILE RESISTERE AGLI SFRATTI, OCCUPARE LE CASE VUOTE, E, IN CASO DI SGOMBERO, RISPONDERE TUTTI INSIEME PER DIFENDERE IL NOSTRO DIRITTO AD AVERE UN TETTO SULLA TESTA, come è successo in molti quartieri di Milano nelle ultime 3 settimane.
C’è poi da dire che, in questo contesto di crisi, gli immigrati sono sicuramente la parte più debole di questa società, i primi ad essere assunti in nero, sfruttati nelle cooperative per paghe da 3 euro/l’ora, licenziati dai posti di lavoro e, quindi sfrattati dalle case in cui vivono. Esattamente quello che succede alle famiglie italiane, che forse hanno qualche garanzia in più, ma per le quali non mancano licenziamenti, lavori precari o disoccupazione, soprattutto per i più giovani.
QUINDI, CON QUESTA SITUAZIONE SOCIALE DEVASTANTE, IL PROBLEMA NON SONO GLI IMMIGRATI CHE ABITANO NEL NOSTRO STESSO PALAZZO, MA COLORO CHE CI VOGLIONO DIVIDERE PER CONTINUARE A FARE AFFARI SOPRA LE NOSTRE TESTE!
L’azienda Aler ad esempio, sta per vendere sul mercato 12000 alloggi di sua gestione. E famiglie italiane, in alcuni casi, si sono sentite rispondere che non avranno la casa perché sopravanzate in graduatoria da famiglie straniere … Se è facile cascare nel tranello, è altrettanto facile vedere, dati alla mano, chi siano i responsabili delle attuali politiche abitative, che si abbattono in misura eguale sia su italiani che sugli stranieri.
A Milano, in queste settimane il movimento di lotta per la casa si è rafforzato, soprattutto in quei quartieri popolari dove ci sono stati sgomberi, minacciati o eseguiti; in ogni quartiere (San Siro, Corvetto, Giambellino, Ponte Lambro) si sono fatte colazioni anti-sgomberi, cortei e fiaccolate di abitanti solidali, dando una prospettiva concreta ad un problema che è di tutti. Il 13 dicembre, all’interno del corteo per ricordare la strage fascista di piazza Fontana, ci sarà anche lo spezzone dei comitati di lotta per la casa. Parliamone e organizziamoci insieme!
TUTTI I SABATI AL MERCATO DI VIA VALVASSORI PERONI angolo VIA PASCAL
TUTTI I VENERDI’ alle 19:30 presso la PANETTERIA OCCUPATA (via Conte Rosso 20)
Comitato di lotta per la casa Lambrate – casextutti@libero.it