“I luoghi di lavoro, i quartieri popolari, le scuole sono luoghi dove
organizzare la resistenza. Esistono però anche altri luoghi, come ad
esempio le prigioni. È quello che fanno i compagni della sinistra
rivoluzionaria anatolica, rinchiusi nelle prigioni, in celle speciali –
tipo pozzo. Celle di isolamento e tortura. La loro lotta, il loro
sciopero della fame fino alla morte, contro la tortura, contro le
prigioni del governo fascista turco (la Turchia è membro della NATO)
è un esempio di resistenza. Lottano per l’abolizione delle celle
“pozzo”. La loro forma di lotta dimostra che è possibile resistere e
quindi lottare contro il fascismo e l’imperialismo ovunque.
Rompiamo il muro del silenzio, solidarietà con la resistenza dei
compagni anatolici!
Chiudete le celle “pozzo”, contro l’isolamento, contro la tortura!
Contro le prigioni imperialiste, fasciste e sioniste!
Per la resistenza
STOP ALLA TORTURA NELLE PRIGIONI DI ISOLAMENTO DI TIPO
S,R,Y IN TURCHIA”
Questo opuscolo edito dal Fronte Anti-imperialista (anti-imperialistfront.org) descrive la lotta dei prigionieri rivoluzionari dell’anatolia in Turchia contro i progetti di isolamento, distruzione dei rivoluzionari prigionieri ed in particolar modo contro le celle cosidette “pozzo”. Un regime carcerario molto simile all’italiano 41bis. Veri e propri metodi di tortura che hanno visto la forte resistenza dei prigionieri. Oggi diversi di loro hanno scelto di resistere attraverso uno sciopero della fame fino alla morte. Per chiudere questi circuiti carcerari, per la liberazione di tutti i prigionieri, è importante che si sviluppi la solidarietà internazionalista, la lotta comune tra i detenuti ed il movimento di classe all’esterno. La nostra storia, del movimento rivoluzionario e di classe, ci dimostra che lottare è possibile, che resistere è possibile, che vincere è possibile. Questo opuscolo è un contributo per lo sviluppo di un movimento di sostegno e solidarietà.
